Regolamento dehors, tre ore di confronto positivo tra amministrazione Frontini e associazioni di categoria

Regolamento dehors, tre ore di confronto positivo tra amministrazione Frontini e associazioni di categoria

Homepage - VITERBO - In corso i lavori dell'amministrazione Frontini per dare alla città un regolamento sui dehors. Una misura considerata importante per uscire dall'anarchia post pandemica e preparare al meglio un progetto reale di città turistica.

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VITERBO – In corso i lavori dell’amministrazione Frontini per dare alla città un regolamento sui dehors. Una misura considerata importante per uscire dall’anarchia post pandemica e preparare al meglio un progetto reale di città turistica.

Questo lunedì pomeriggio un primo incontro tra le associazioni di categoria e l’amministrazione. Presenti per il Comune gli assessori Emanuele Aronne (Urbanistica) e Silvio Franco (Sviluppo Economico), con loro il consigliere Nunzi. Per gli esercenti presenti rappresentanti di Confartigianato, Cna, Confcommercio, Confesercenti, Confimprese e i rappresentanti del collegio dei geometri e dell’ordine degli architetti. 

Un tavolo operativo durato circa tre ore. L’assessore Aronne ha illustrato l’idea, finalizzata a mettere ordine, evitare contenziosi e progettare un nuovo volto per Viterbo. Presentata anche la bozza preliminare che è stata condivisa con i presenti, invitati a formulare emendamenti ritenuti opportuni. L’obiettivo di Palazzo dei Priori è di andare veloci e chiudere il piano in poche settimane così da dare alle attività di bar e ristoro del centro storico, dei centri storici delle frazioni e di diverse aree contigue al centro (Piazza Crispi, piazzale Gramsci, etc) un quadro chiaro all’interno del quale immaginare il proprio futuro dal punto di vista dell’organizzazione e del decoro delle pertinenze esterne. 

L’obiettivo comune è di fissare regole che contribuiscano alla valorizzazione e bellezza di vie e piazze, pur permettendo alle attività di svolgere al meglio il proprio lavoro. Tra le linee guida figura l’incentivazione di progetti unitari, tutelare l’immagine degli ambienti architettonici più fragili, ragionare in termini di centro storico nella sua interezza, migliorare la qualità estetica della città, tutelare le bellezze architettoniche e paesaggistiche, fornire agli operatori economici e ai tecnici regole certe, garantire la qualità delle installazioni. 

Chiaramente questo tipo di lavoro e azione avrà bisogno di un confronto con la Soprintendenza. La sfida è quella di migliorare l’immagine della città in maniera funzionale anche alla crescita delle attività ricettive, bar e similari. Un tema tra i fondamentali per la progettazione di una vera città turistica. 

Foto Fisioterapy Center

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