Piscina comunale all’aperto, Aronne: “Necessaria una variante al progetto, restiamo fiduciosi sull’apertura estiva”

Piscina comunale all’aperto, Aronne: “Necessaria una variante al progetto, restiamo fiduciosi sull’apertura estiva”

Homepage - VITERBO - I lavori PNRR regaleranno ai viterbesi un raddoppio. Infatti prima c'era una sola piscina ma ora ne saranno realizzate due: una per bambini e l'altra di 25 metri.

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VITERBO – I lavori sull’area esterna della piscina comunale vanno avanti anche se un cambio di normativa sugli impianti di trattamento delle acque ha portato l’assessore competente Emanuele Aronne a inviare una variante al Dipartimento dello Sport. Un cambio di carte che potrebbe ritardare i piani di apertura per la stagione estiva. Prima di rimettere mano sugli impianti di trattamento delle acque infatti è necessario l’ok dal Ministero, quindi una risposta alla variante inviata. 

“La direzione lavori del cantiere mi ha garantito che faranno di tutto per permettere l’apertura delle piscine all’aperto per la stagione estiva – specifica Aronne -. Certo è che senza autorizzazione alla variante non posso dare l’ok a procedere perché metteremo il Comune in difficoltà sulla rendicontazione e stiamo parlando di lavori importanti per un milione e mezzo di euro. Comunque siamo fiduciosi in una risposta rapida da Roma che ci permetterebbe di essere pronti nei tempi giusti per l’apertura estiva dell’impianto”. 

I lavori PNRR regaleranno ai viterbesi un raddoppio. Infatti prima c’era una sola piscina ma ora ne saranno realizzate due: una per bambini e l’altra di 25 metri necessaria per dare all’impianto viterbese i requisiti per ospitare competizioni nazionali. Senza i lavori di realizzazione di una piscina di riscaldamento, copribile con una struttura removibile in inverno, Viterbo non avrebbe potuto ambire a ospitare gare di livello nazionale. 

“Stava andando tutto bene ma il cambio di normativa ci ha posto davanti a un bivio. Potevamo fare finta di nulla e realizzare una nuova piscina già superata dalle nuove disposizioni oppure, cosa evidentemente più ragionevole, chiedere la variante – continua Aronne -. Intanto stiamo portando avanti tutti gli altri lavori che non hanno a che fare con l’impianto di trattamento delle acque, proprio per non perdere tempo prezioso. La palla attualmente è nelle mani del Ministero”. 

Foto Fisioterapy Center

 

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