Micci, Allegrini e Ciambella chiedono alla sindaca “un passo indietro”. Frontini: “Voglio rassicurare la città che non c’è un sistema, vogliono minare la mia serenità”

Micci, Allegrini e Ciambella chiedono alla sindaca “un passo indietro”. Frontini: “Voglio rassicurare la città che non c’è un sistema, vogliono minare la mia serenità”

Homepage - VITERBO - Il Cavini-Gate sbarca in consiglio.

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VITERBO – Il Cavini-Gate sbarca in consiglio comunale e arriva il tanto atteso intervento della sindaca Chiara Frontini a cui replicano i consiglieri di minoranza. Andrea Micci (Lega) chiede per primo le dimissioni, si associano Laura Allegrini (FdI) e Luisa Ciambella (Bene Comune). 

“Abbastanza grottesco e surreale ma ineludibile, per amore di verità, che io ribatta in questa sede la vicenda che ha tenuto banco nell’ultima settimana. Sto imparando a mie spese che il percorso di servizio della città che abbiamo intrapreso è pieno di ostacoli che dobbiamo schiavare o da cui dobbiamo imparare a rialzarci – così Chiara Frontini -.

Mi riferisco al comunicato Bruzziches. Diritto del consiglio e della città chiedere rassicurazioni e sia mio dovere dare. La città di Viterbo non è amministrata da una sindaca che va in giro a intimidire e minacciare la gente, tantomeno i consiglieri comunali. Abituata a coinvolgere e questo credo possano testimoniare tutti i consiglieri comunali, anche di opposizione. 

Qualcuno dei commentatori di questa vicenda, forse perché non si dà pace ha parlato addirittura di un sistema in base al quale io adotterei comportamenti di minaccia per condizionare la libertà dei consiglieri. Tutto smentito nei fatti. Intimiderei così tanto che i consiglieri decidono di abbandonare la maggioranza. Talmente intimidatoria tanto da ricevere minacce di morte e atti vandalici. 

Un comunicato stampa diramato con così tanto senso di legalità da non rispettare il segreto istruttorio di un’indagine in corso. La magistratura sta facendo i dovuti riscontri. Addirittura il consigliere anticipa che ci saranno sviluppi importanti, mi piacerebbe sapere da chi le sai queste cose visto che io non so nulla ancora.

Mi viene da chiedermi il perché di un simile comportamento. Giusto denunciare se si ritiene di essere stati minati nei propri diritti, però si aspetta il corso della giustizia per eventuale ristoro del danno. Si anticipa l’esito “sviluppi interessanti” e si fanno uscire parti di un fatto oggetto di indagini. Tutto fa pensare che qui non si cerca giustizia ma un riscontro politico volto a minare la mia serenità ad amministrare questa città e a screditare la mia figura perché i tempi di queste esternazioni fanno pensare questo. 

Bruzziches ha rivelato fatti al bilancio, alla presenza di persone e personalità politiche che normalmente non sono qui ma quel giorno c’erano. Fa pensare fossero state avvertite per magari festeggiare. Cosa che non è avvenuta. Si diffondono informazioni su indagini in corso nella giornata in cui amministratori vengono chiamati a decidere sulla credibilità del leader di un progetto politico giustificando che qualcuno facesse battutine. Tutta questa storia è un gigantesco fraintendimento, un caso di dispercezione. Riportate solo parti di un incontro funzionali a proprie esigenze, poco a che fare con la ricerca della legalità e molto politica. 

Stesso discorso della signora Maria, anche qui registrazioni fatte ad arte e diffusione di frasi ad arte. Il senso era altro rispetto a quello che si è cercato di diffondere. Qualcosa di non vero perché signora Maria è il mio hubitat naturale. Le sedie che vi tiravate nella sede di Alleanza Nazionale cosa erano percosse? Violenza privata?

Io sono Chiara e Chiara, che oggi è anche la sindaca della città, la sera va a dormire serena. Con la coscienza di chi sta cercando di fare il meglio, di impegnarsi. 

Questo è quanto ho da dire, per il momento, al consiglio e alla città. La sede del dibattito politico è questa, poi nei tribunali si fanno i processi. Altro non posso dire perché non conosco gli atti, non conosco gli estremi della denuncia a differenza del querelante. L’onorabilità delle persone è una roba seria. Voglio rassicurare la città e il consiglio che non c’è un sistema, nessuno degli amministratori è mai stato oggetto di metodi coercitivi per orientarne le scelte. Per tutto il resto credo sia rispettoso nei confronti della magistratura, a cui rinnovo la mia totale fiducia e completa disponibilità a essere ascoltata se ritenuto necessario, fermarmi qui”.

Laura Allegrini (Fdi): “Oggi abbiamo un’intera città che ci ascolta. In una situazione così drammatica, poco chiara e complessa, eviterei di essere così scoppiettante e vivace. Il problema è serio, il suo atteggiamento di dire facciamo finta di niente non lo beve nessuno. Sta venendo fuori una complessiva inadeguatezza. Lei ha fatto l’apologia del suo bene operare. Non è quello che richiede la città. Oggi sarebbe stato molto semplice spiegare perché lei sta tranquilla. Nemmeno al peggior nemico io avrei potuto pensare di inventare una cosa del genere. Lei è inadeguata nel volere minimizzare, di una gravità folle dal punto di vista umano. Lei più parla e più sbaglia. 

Il problema è politico. Lei dice qui mi hanno registrato, questo non è normale. Intanto abbiamo un sindaco, mentre la magistratura lavora, che fa finta di niente. Sindaco lei vive nel metaverso. Lei dispercepisce il sentimento della città. Lei poteva rassicurare la città prendendo le distanze da quello che è accaduto, lei non l’ha fatto. Mi dispiace che alcune persone della maggioranza, che hanno avuto una vita dentro le istituzioni e hanno una vita di forte impegno nelle istituzioni, non si rendano conto e sostengano quanto lei dice. 

Sindaco lei dovrebbe fare un passo indietro, la città non si è mai trovata in questa situazione. Il Patto Civico ha fallito e i viterbesi se ne stanno rendendo conto. Lei dovrebbe darci una posizione chiara, quello che ha detto alimenta la confusione”.

Andrea Micci (Lega): “Rimango esterrefatto. Di grottesco e surreale, sindaco, c’è solo il suo atteggiamento e quello della sua maggioranza. Lei ha definito quanto accaduto un’iperbole e oggi parla di grande complotto che mina la sua serenità. Lei quella sera si è preoccupata della serenità di Bruzziches e della moglie? Oggi se ne preoccupa? Quelle dichiarazioni sono rese e certe frasi non vanno dette neanche per scorso perché vede il risultato è di un consigliere comunale che si è sentito colpito. Non credo al complotto, chi c’è dietro Bruzziches? Surreale il comportamento dei consiglieri che hanno difeso il sindaco e quasi cercato di addossare la colpa a chi ha fatto le registrazioni. Le torno a chiedere le dimissioni, se ha un po’ di dignità. Lei non ha smentito, non ha preso le distanze, ha parlato di complotto. Rimetta la decisione nelle mani dei cittadini”.

Luisa Ciambella (Bene Comune): “Nessuno era mai riuscito a screditare la città così come sta accadendo. Nel suo intervento lei non è entrata nel merito della questione, ha parlato di complotto senza spiegare nulla. Un sindaco associato a delle parole come quelle che sono uscite dovrebbe mostrare più responsabilità. Al suo posto uno si dovrebbe mettere un po’ in discussione, lei però questa cosa non la conosce. Avrebbe dovuto chiedere scusa alla città, a prescindere dal merito, e avrebbe dovuto prendere le distanze da quelle dichiarazioni e avrebbe dovuto fare un passo indietro. Lei oggi è la sindaca di cui parla tutta Italia per dichiarazioni proprie di altre latitudini. Lei è stata il più grande bluff che abbia mai avuto questa città, tradita nella fiducia. Lei può fare finta di nulla e cercare di tirare a campare, può dimettersi liberando la città oppure prenda le distanze da quel registro linguistico”.

Alvaro Ricci (Pd): “Quando ho letto quelle frasi attribuite a suo marito ho pensato alla mia famiglia e ritengo che certe cose non andrebbero non solo dette ma neanche pensate. Era meglio dire “ti ammazzo”. Non posso ammettere un pensiero del genere. Mi auguro che quella registrazione emerga e che risulti che lei abbia preso le distanze. Noi sindaco oggi non festeggiamo questo disagio. Noi abbiamo il diritto di sapere quali fatti hanno portato a questa grave rottura tra la sindaca e il consigliere delegato al Patrimonio. Dove non vi siete capiti? Vorremmo comprendere perché si è arrivati a questo? Non si erano mai viste queste grandi attività di registrazione. Sottolineo un malessere, una difficoltà. Alle provinciali le è mancato un voto, un qualche significato ce l’ha. Ci auguriamo un colpo di reni sulla città, altrimenti qualche valutazione dovrà farla”

Marco Bruzziches (gruppo misto): “Sono d’accordo sul fatto che l’onorabilità delle persone sia una cosa seria. Sono accadute vicende su comportamenti gravissimi. Ho delle domande da rivolgere alla maggioranza che hanno rilasciato interviste. Perché avrei fatto un tranello, un inganno? Per avere quale vantaggio? Nelle varie notizie che ho letto si definisce la mia azione come orchestrata da forse oscure: quali sono i registi che mi hanno guidato? Quali vantaggi avremmo ottenuto da tutto questo. La mia famiglia sta soffrendo e di questo più di uno si dovrebbe vergognare. Mia moglie la sera della cena, dopo i fatti accaduti, mi ha pregato in ginocchio di dimettermi. Non lo feci allora e non lo farò oggi, nonostante la macchina del fango che si sta attivando su di noi”.

 

 

Foto Fisioterapy Center

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