Mentis – Smart è una città che sa pensare anche a chi ha difficoltà, l’esempio de ‘Il Volo’

Mentis – Smart è una città che sa pensare anche a chi ha difficoltà, l’esempio de ‘Il Volo’

Mentis - La struttura di cui voglio parlare si trova a San Lorenzo Nuovo ed è nata da nemmeno un anno dalla forza di volontà, dalla generosità e dal coraggio di Barbara Visciola. Una donna fortissima, una mamma splendida, che combatte da anni con la disabilità del proprio figlio.

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Dovevo parlare di app, però poi capitano delle cose belle nella vita che ti scombussolano i piani, anche quelli di una semplice rubrica. Credo allora che sia giusto parlare oggi di una realtà, il “Laboratorio diurno per le autonomie sociali “Il Volo”. Lo voglio fare perché credo che sia smart una città che pensa a chi ha delle difficoltà, una città che da delle risposte a tutti, ricordo una frase molto bella che riassume il mio pensiero, e la scriveva Italo Calvino ne “Le città invisibili” e cioè “D’una città non godi le sette o le settantasette meraviglie, ma la risposta che dà a una tua domanda”.

La struttura di cui voglio parlare si trova a San Lorenzo Nuovo ed è nata da nemmeno un anno dalla forza di volontà, dalla generosità e dal coraggio di Barbara Visciola. Una donna fortissima, una mamma splendida, che combatte da anni con la disabilità del proprio figlio.

Sono sempre stato attratto da quelle piccole parti di mondo che trasformano enormi problemi in grandi sorrisi, e proprio queste realtà a volte sono sconosciute ai più, ma sono grandi contenitori di storie belle da raccontare. Viviamo in un epoca che ha paura della diversità di ogni tipo, dove le urla di solito vincono sulla gentilezza e sulle buone maniere, dove spesso e volentieri viene
preferito chi divide e spacca piuttosto di chi cerca di mettere apposto.

Era da un po’ di tempo che sentivo parlare bene di questo luogo e quindi ho deciso di visitare il laboratorio la settimana scorsa. Appena arrivato sono stato accolto dalla gentilezza di Barbara, che con grande entusiasmo e orgoglio mi ha mostrato tutte le stanze dove i bambini svolgono le loro attività pomeridiane. Ho avuto l’occasione di conoscere tutto lo staff di professioniste che opera
nella struttura con grande competenza e amore per il proprio lavoro. Ho visto con quale felicità e spensieratezza i bambini passano i loro pomeriggi impegnati dalle tante attività previste.

Unico comune denominatore del centro, il sorriso. Nonostante tutto, nonostante i problemi, nonostante le risorse che non bastano mai, nonostante le paure per gli investimenti già improntanti per il futuro. Le due parole su cui si basa tutto questo sogno, “nonostante” e “futuro”. Perché le cose speciali si creano nonostante le difficoltà che si superano soltanto se uno ha in mente ben
chiaro quello che vuole fare del “futuro”. Già, perché il laboratorio vuole crescere, e proprio sopra sono in costruzione appartamenti, perché il “dopo di noi” è un tema reale, con cui i genitori delle persone con disabilità devono fare i conti. Chi si prenderà cura di queste persone una volta che non ci saranno i genitori ad assisterli?

C’è una legge sul “dopo di noi” approvata nel 2016 che dovrà essere senz’altro migliorata, ma che è intanto un punto di partenza, una speranza a chi vive con questo pensiero giornalmente. C’è tanta gente come Barbara, che decide di dedicare la propria vita ad aiutare non solo i suoi figli ma anche quelli degli altri e diventa punto di riferimento per una comunità, sono queste le storie da cui ripartire, sono storie di persone che lavorano nell’ombra ma che rendono migliore il mondo dove viviamo.

Come scriveva Don Milani “Ho insegnato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è la politica. Sortirne da soli è l’avarizia.” Grazie di cuore Barbara, Coraggio!

Foto Fisioterapy Center

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