VITERBO – Il centro storico è una realtà a due facce, finalmente. C’è la faccia dei fine settimana e dei giorni di festa che è sorprendente: tante persone, turisti, un bellissimo movimento. Poi c’è la faccia dei giorni feriali dove la situazione cambia. 

Trovare un modo unico per gestire questa situazione dal punto di vista delle vie di accesso alle auto, dei parcheggi, delle aree pedonali sarebbe un errore. Gli aspetti da tutelare in simultanea sono molteplici: l’immagine della città, gli incassi dei commercianti e delle attività presenti, il diritto delle persone di godersi una passeggiata senza dovere fare lo slalom tra le auto. 

I tempi, finalmente, sembrano essere maturi anche tra i commercianti per affrontare il tema della chiusura al traffico del centro storico. “Quando ha senso è giusta”, è la frase più gettonata. 

Così la sfida per Palazzo dei Priori diventa immaginare un centro storico a due velocità: quella dei giorni di festa, quella dei giorni feriali. E proprio su questo secondo volto che serve maggiore attenzione. Servirebbe immaginare anche parcheggi di scambio veloci, sosta massima trenta minuti, in prossimità quanto più possibile dei negozi. Questo permetterebbe una praticità di raggiungimento degli stessi durante la settimana. Da alternare a zone pedonali estese nei weekend. 

Così come potrebbe essere utile utilizzare una doppia tariffa di sosta per i feriali e per i festivi e prefestivi. I nuovi varchi che saranno posizionate sulle porte cittadine risultano quindi, in questa prospettiva, uno strumento prezioso per scandire i diversi tempi del centro storico. In maniera da limitare i disagi che effettivamente non sono più un qualcosa di fisso ma di mutevole a seconda dei casi.