“Il Focarone di Bagnaia è un legame eterno”. Viaggio nel mondo dei “focaroli”. Quest’anno al vertice del Comitato due ragazze

“Il Focarone di Bagnaia è un legame eterno”. Viaggio nel mondo dei “focaroli”. Quest’anno al vertice del Comitato due ragazze

COSTRUTTORI - VITERBO - Bagnaia caput mundi, almeno la notte del 16 gennaio, quella di Sant'Antonio.

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VITERBO – Bagnaia caput mundi, almeno la notte del 16 gennaio, quella di Sant’Antonio. Mentre “i focaroli” contemplano la catasta di legno al centro di Piazza XX Settembre abbiamo voluto fargli qualche domanda. 

Nome del presidente del Comitato di quest’anno e organizzazione dello stesso.

“Il presidente del Comitato del Sacro Fuoco di Sant’Antonio è Giorgia Serafini (classe 1997, la più giovane presidentessa della storia del fuoco). Il consiglio direttivo è formato dal Presidente e dal Vice Presidente, che quest’anno è Jessica di Marzio, dal tesoriere e dal Comitato tutto che funge da segreteria. Il Comitato è formato da 46 partecipanti che durante tutto l’anno sono impegnati nell’organizzazione dell’evento che si tiene ogni 16 gennaio in Piazza XX Settembre a Bagnaia”.

Come funziona la preparazione del Sacro Fuoco?

“Ogni sabato mattina i “focaroli” si dirigono nelle campagne limitrofe e nelle abitazioni di chi deve smaltire legname per recuperare la legna necessaria per costruire la catasta del falò che viene incendiato. Muniti di tutte le attrezzature, pian piano gli addetti del Comitato riescono a reperire tutto il necessario. Nel frattempo, vengono organizzate molte iniziative, come tornei, cene con musica e balli, di raccolta fondi. Per tradizione il giorno dell’Epifania si dà inizio al montaggio del Focarone: un processo lungo ma affascinante per chi non ha mai avuto l’opportunità di osservarlo.

Viene sparsa la pozzolana al centro di Piazza XX Settembre, vengono preparate le fascine, vengono tagliati e limati gli ultimi ciocchi di legno. Serve precisione e minuziosità, la difficoltà è altissima: ogni ceppo deve essere inserito in una posizione precisa per far sì che la catasta si adatti, si assesti e non crolli. Tutte le misure da rispettare vengono calcolate alla perfezione e la passione dei ragazzi che montano il Fuoco fa sembrare questo difficile processo come la cosa più semplice del mondo perché la forza dell’amore per questa tradizione supera e affievolisce ogni fatica. Una volta montata, è possibile ammirare la catasta di legna per 10 giorni prima dell’accensione”.

A che ora avviene l’accensione e a che ora e come finisce la festa?

“Alle ore 18:30 del 16 gennaio, la festa proseguirà fino a tarda notte”.

Cosa offrirete a chi verrà?

“Prima dell’accensione sfila un corteo medievale rappresentante le quattro contrade di Bagnaia e subito dopo gli sbandieratori della città di Viterbo offrono un grande spettacolo, il tutto accompagnato in sottofondo dalla voce del caro Franco Pierini, storico personaggio bagnaiolo, che racconta la storia del Focarone. Successivamente all’accensione del Fuoco vi è l’apertura degli stand gastronomici. Dalle ore 20:00 le live band incendieranno la piazza e creeranno l’atmosfera per trascorrere nel modo giusto la serata più attesa dell’inverno: apriranno le danze i No Funny Stuff e a seguire Brusco con i Roots in the Sky”.

Che messaggio volete dare per questa edizione?

“Le radici definiscono ciò che siamo oggi. In questo evento, il passato si fonde con il presente per preservare la nostra storia e la nostra identità. La tradizione del Focarone di Bagnaia è un legame eterno. Quest’anno, ci ispiriamo a credere, continuare con convinzione e tramandare la tradizione delle generazioni passate”.

Foto Fisioterapy Center

 

Foto Focarone

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