Grande Guerra, un sito per trovare i nomi dei parenti caduti

Grande Guerra, un sito per trovare i nomi dei parenti caduti

Homepage - Chi erano gli uomini che sono caduti nella Grande Guerra? Un sito internet, curato da due ricercato di Reggio Emilia, rende possibile vedere uno per uno i 600mila che persero la vita sulle Alpi. Ed è quindi possibile ricercare con pochi click e magari scoprire un parente che ha combattuto ed è morto sul fronte.

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4 novembre 1918, l’Italia è fuori da quel grande trita anime che è stato il primo conflitto mondiale. Il giorno prima fu firmato a Villa Giusti, a Padova, l’armistizio con l’Impero austro-ungarico. Una guerra di massa, che ha cambiato per sempre il modo di combattersi. L’inferno delle trincee ha prodotto, alla fine del conflitto, solo tra gli italiani, 600mila caduti.

Una marea di nomi e di storie spente tra le Alpi. E’ possibile ritrovare, almeno in parte, la memoria del primo grande macello mondiale. Un clic sul sito www.cadutigrandeguerra.it , poi il nome o il cognome, o almeno il luogo di nascita, ed ecco apparire una traccia del parente scomparso. Potete inserire il vostro cognome e magari scoprire, confrontandovi con i vostri parenti più anziani di avere avuto un familiare tra i caduti della Grande Guerra. Cosa che magari ignoravate.

A realizzare questo lavoro certosino Amos Conti e Livio Nicolini, due ricercatori volontari dell’Istoreco (Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea) di Reggio Emilia.
Sono riusciti a mettere assieme, anche con l’aiuto dell’Associazione Cime e Trincee di Venezia, i 26 Albi d’oro pubblicati negli anni ’30 dal Ministero della Guerra con l’elenco dei “Militari Caduti nella guerra nazionale 1915 – 18”. Hanno fotografato tutte le pagine e le hanno messe in rete. Poi, grazie a un contributo di Onorcaduti che ha coperto i costi di un’azienda informatica, hanno isolato ognuno dei 600.000 nomi. E così basta un clic per conoscere data di nascita, grado, reparto e causa della morte. Almeno questo. Ma si può fare di più.

 

CERCA SUL SITO I NOMINATIVI (clicca qui)

 

A Reggio Emilia hanno fatto di più
A Reggio Emilia questo “fare di più” è già una realtà. “Per la nostra città e provincia abbiamo un altro sito, www.albimemoria-istoreco.re.it, aperto ormai da anni. E qui è possibile trovare tante notizie. A Roma, a Onorcaduti, hanno detto che “tutti dovrebbero fare come a Reggio”. L’inizio non è stato facile, poi sono cominciati i contatti con le famiglie. Ci hanno scritto via mail da tutta Italia, dal Canada, dall’Australia, dall’Argentina… Gli emigrati, più degli altri, cercano nomi e storie legate alle loro radici”, raccontano i due ricercatori a Repubblica.

Foto Fisioterapy Center

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