Fiocco rosa in Maremma, nascono 63 tartarughe Caretta

Fiocco rosa in Maremma, nascono 63 tartarughe Caretta

Storie - 63 tartarughe sono nate sulle coste della Maremma e hanno preso il largo. Un miracolo della natura avvenuto sotto gli occhi increduli e meravigliati di un gruppo di turisti.

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63 tartarughe marine vengono alla luce sulle coste della Maremma. La notizia, data dal sito Gaianews.it, sta conquistando la rete e diffondendo sempre di più l’immagine della Maremma come terra da proteggere e valorizzare dal punto di vista turistico.

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Un evento unico nel suo genere, trovarsi faccia a faccia con i primi passi di una tartaruga marina nella provincia di Grosseto. Unico ma non impossibile.

E’ capitato ad alcuni turisti che domenica 6 settembre, durante una passeggiata mattutina, hanno assistito esterrefatti al miracolo della natura. Il nido, appartenente alla specie Caretta caretta, la tartaruga marina più comune nel Mar Mediterraneo, era situato presso la spiaggia di Giannella, tra la struttura balneare Orbetello Camping Villanie e Tuscany Bay, nel comune di Orbetello.
Dal momento del ritrovamento, sono state viste e contate ben 35 tartarughine, che hanno preso il largo sotto lo sguardo attento degli spettatori sempre più meravigliati.

Prontamente alla scoperta, sono stati avvisati gli enti preposti al monitoraggio appartenenti alla rete coordinata della Regione Toscana-Osservatorio toscano dei cetacei e tartarughe marine (OTC), tra cui il Centro Recupero Tartarughe Marine del Club subacqueo grossetano (CRTM). Da subito è stato allestito un presidio di sorveglianza del nido h 24, come previsto dal protocollo tecnico internazionale. La schiusa delle uova di tartaruga marina, infatti, è un passaggio molto delicato, si pensi che le piccole tartarughe devono percorrere un breve “corridoio” sulla spiaggia per arrivare al mare e spesso il momento della schiusa si completa nell’arco di più giorni.

Le associazioni e gli enti preposti hanno monitorato il nido per 72 ore dal ritrovamento, dopodiché, secondo i protocolli e i metodi elaborati da Centri di recupero specializzati (CRTM dell’Asinara e dal CTRM di Lampedusa), il personale tecnico presente ha iniziato le operazioni di scavo del nido, procedura necessaria per verificare se vi fosse qualche esemplare che non era riuscito a uscire e per stimare il successo della schiusa.
La natura, però, non smette mai di meravigliarci. Così dopo aver scavato solamente i primi 30 cm di sabbia (profondità a cui iniziava la camera del nido), una tartarughina ha fatto la sua comparsa, ancora viva e vegeta e con una gran voglia di arrivare al mare. Dopo averla avviata verso il mare, la tartarughina ha preso il largo tra gli incoraggiamenti e gli auguri dei presenti.
Continuando a scavare sono stati rinvenuti diversi gusci e delle uova intere.

Ma un’altra sorpresa attendeva i ricercatori: a 40 cm di profondità sono apparse altre due tartarughine vive!

“Nel loro caso però abbiamo fatto una scelta diversa per la liberazione” – dichiara la Dr.ssa Letizia Poggioni, Centro di recupero Tartarughe marine del Club subacqueo grossetano- “ i due piccoli esemplari non potevano essere liberati subito, poiché il sole era troppo alto ed il mare era diventato molto mosso, rischiavano di non farcela a superare la barriera d’urto dell’onda.”.
Così le due ultime superstiti hanno percorso il “corridoio” dal nido al bagno asciuga e poi sono state accompagnate in mare oltre il frangente delle onde. Questo gesto di imprinting sul territorio permetterà alla tartaruga, una volta adulta, di riconoscere il luogo di nascita e sceglierlo un domani come luogo di deposizione delle proprie uova.

La camera del nido della Giannella finiva ad una profondità di circa 50 cm: oltre alle tre tartarughine, sono state trovate 9 uova non schiuse e 63 gusci vuoti, a significare che molte tartarughe avevano già preso il largo ancora prima del rinvenimento del nido.
In totale il nido conteneva 72 uova deposte con un successo di schiusa dell’87%, risultato veramente importante, visto che mediamente un nido di Caretta caretta ha un successo di schiusa intorno all’80% .

tartaruga

Foto Fisioterapy Center

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