Fare l’ostetrica non è mestiere per tutti, “te lo devi sentire” direbbe qualcuno. Oppure può uscire fuori all’improvviso, come un fulmine a ciel sereno quando sei convinta che la tua strada è un’altra. Così è nata la passione di Ilaria Annibali, giovane ostetrica viterbese che mette il suo mestiere al servizio delle donne.

Ilaria Annibali, giovane ostetrica viterbese. Come è nata la scelta di imparare e fare questo mestiere?

“Mi sono avvicinata all’ostetricia molto tempo dopo aver completato l’iter scolastico, ho frequentato per alcuni anni la facoltà di biologia credendo che quella fosse la mia strada. Mi sbagliavo perché con il passare del tempo, l’entusiasmo per quel mondo fatto di nomi di animali e di piante quasi impronunciabili, si stava sempre di più affievolendo. Avevo bisogno di qualcosa che mi facesse sentire viva, e stare di fianco alle donne durante la gravidanza, il momento probabilmente più sconvolgente delle loro vita, mi ha convinta che questo mestiere è quello che davvero desidero fare: assistere ogni giorno al miracolo della vita”

Sei una libera professionista, cosa ti ha portato a optare per questa scelta lavorativa?

“Attualmente collaboro con la Casa di Cura Santa Famiglia a Roma. Essendo una libera professionista ho la possibilità di rendere il mio lavoro più dinamico, di occuparmi delle pazienti sotto tanti punti di vista, così da non lasciarle mai sole durante la gravidanza e dopo il parto.

Quando hai capito che avevi scelto la strada giusta?

“Ogni volta che realizzo di aver messo mamma e bambino nelle migliori condizioni per affrontare insieme il loro percorso e superare tutte quelle piccole difficoltà pratiche che possono sopraggiungere con la nascita”

Raccontaci il primo parto a cui hai assistito. Quali sono state le emozioni provate?

” Mancava pochissimo alla laurea. Credo un paio di mesi. Stavo seguendo un travaglio da diverse ore sempre ed immancabilmente sotto l’attenta supervisione della mia tutor, il tempo era scandito dal “tumtumtum” del cardiotocografo, che ci permette di ascoltare il cuore del bambino e valutare intensità e frequenza delle contrazioni, e in poco tempo mi ritrovo in sala parto, chiamo il pediatra perchè il bambino stava per nascere. Ricordo che ero serena, tutto stava andando bene. Con la mamma ormai avevo instaurato un rapporto di fiducia e questo è alla base di tutto se si vuole fare questo lavoro!”

Il bimbo nasce, lo avvolgo con il telo, lo poggio sulla pancia della mamma. Le emozioni sono tante, c’è gioia e stupore ed ogni volta è sempre un’emozione unica, perchè ogni nascita è unica. Ero così presa, catturata dalla situazione, da non accorgermi che avevo fatto tutto da sola. Avevo raggiunto consapevolezza di tutto quello che ruota intorno all’evento nascita, nel caso di nascita fisiologica o parto spontaneo. La mia tutor entra in sala parto e mi dice: “questo è stato il tuo battesimo del fuoco Ilaria!!”
Parliamo di “ProfessioneOstetrica”. Quali sono i servizi che fornisci e come puoi essere contattata?

ProfessioneOstetrica nasce con l’intento di sostenere le donne durante tutta la gravidanza, ma anche nel post partum, fornendo una serie di servizi a domicilio. A partire dal corso di accompagnamento alla nascita in cui si parla di alimentazione e buone abitudini in gravidanza, travaglio e parto, post parto e allattamento e valutazione del benessere del neonato. Da mamma so bene che le difficoltà non si esauriscono con il parto e ritengo che un aiuto da parte di un’ostetrica possa essere fondamentale per la mamma, anzi, per la coppia in generale che deve rinunciare al confort della propria casa. Questi i miei contatti: 

Sito web: www. professioneostetrica.com
Mai l: ilaria.annibali@professioneostetrica.it
Su Facebook ed Istagram basta cercare ProfessioneOstetrica

Sei mamma da poco più di un anno di una bimba di nome Azzurra. Come la tua professione ti ha aiutato in questo indimenticabile percorso?

“Ho unito l’istinto di essere mamma alle conoscenze acquisite sul campo, anche se devo dire che mi sono lasciata molto di più guidare dalle emozioni. Avevo già una splendida ostetrica che si stava occupando di me e di Azzurra, che mi ha supportato nel migliore dei modi. L’essere diventata mamma mi ha sicuramente aiutata nel mio lavoro: quando le mamme mi raccontano le loro sensazioni provate durante il travaglio, quando mi descrivono minuziosamente l’intensità del dolore che provano ad ogni contrazione, beh le comprendo benissimo! Questo forse aumenta la loro fiducia in me!”
 Questa rubrica si chiama Fiocco Rosa, può lasciarci tre parole simbolo che le vengono in mente se si parla di una donna?

“Intraprendenza, passione, dolcezza”