Chi l’ha visto su buste esplosive. Citati anche i casi nella Tuscia

Chi l’ha visto su buste esplosive. Citati anche i casi nella Tuscia

Homepage - ROMA – La famosa trasmissione di Rai 3 si sta occupando della vicenda.

ADimensione Font+- Stampa

ROMA – Chi l’ha visto si sta occupando del caso delle buste esplosive.
I primi due episodi avevano riguardato la città di Roma e le destinatarie erano due donne, che lavoravano presso le Università di Tor Vergata e l’Università Cattolica del Sacro Cuore. Le due buste indicavano come mittente amici di vecchia data delle donne.

Dopo questi primi episodi, che si sono verificati a inizio marzo, le consegne sono aumentate e, nella Capitale, le buste sono diventate sette. La quarta, il 9 marzo, è finita nelle mani di un uomo originario di Palombara Sabina che, insospettito, ha avvisato i carabinieri sventando l’esplosione. E nelle ultime ventiquattro ore, insieme a quelle del viterbese, ne sono state consegnate altre due: a Tivoli e Fiumicino (al centro di smistamento),

Seguirebbero le stesse caratteristiche anche le due buste consegnate nella Tuscia. Una a Fabrica di Roma, esplosa tra le mani di una donna di 55 anni, moglie di un ex agente della Polizia Penitenziaria, e una a Ronciglione, per un uomo, fatta brillare dagli artificieri ieri mattina.

Le Forze dell’ Ordine, fino a questo momento, credono che le buste siano opera delle stesse persone. Confezionate nella stessa maniera, con busta A4 gialla e contenenti una scatolina in legno con innesco attivabile all’apertura. Uguale anche la quantità di esplosivo: tanta da ferire ma non da uccidere.

Gli attacchi per mezzo delle buste esplosive, ad oggi, non sono stati rivendicati.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune