Treta attacca l’opposizione: “impossibile dialogarci, non hanno ancora digerito la sconfitta elettorale”

Treta attacca l’opposizione: “impossibile dialogarci, non hanno ancora digerito la sconfitta elettorale”

Homepage - Il consigliere di Lista civica per i diritti, dopo il Consiglio comunale della scorsa settimana è intervenuto in diretta su Radio Verde ed ha commentato i fatti di giovedì, ma non solo.

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Livio Treta torna ad attaccare l’opposizione, dopo il voto di fiducia che ha ricompattato la maggioranza. Il consigliere di Lista civica per i diritti, dopo il Consiglio comunale della scorsa settimana è intervenuto in diretta su Radio Verde ed ha commentato i fatti di giovedì, ma non solo.

 

Ora ci sarà una maggioranza più compatta?

“Sì, ma era una cosa scontata”.

 

L’opposizione dice che la Città è contro di voi, lei che dice?

“Lo dicono solo loro, evidentemente non hanno digerito la sconfitta elettorale di due anni fa. L’opposizione dovrebbe essere costruttiva, ma con un tipo di opposizione così non è possibile. Saremmo disponibili a dialogare, noi abbiamo provato a farlo, ma ad esempio sul bilancio c’è stato muro contro muro con 12.000 emendamenti presentati. Poi ho avuto modo anche di dire in Consiglio che questa opposizione sembra unita, ma in realtà ha 10 prossimi candidati sindaco”.

 

Pensa che andranno tutti da soli alle elezioni?

“Non ci sono dubbi. Dodici persone all’opposizione, di cui sei sono capigruppo. Pure Forza Italia si è scissa, eppure criticavano noi di Oltre Le Mura che ci siamo dimezzati. In opposizione dovrebbe essere più difficile dividersi. Comunque non si capisce più, quanti gruppi sono. Almeno in maggioranza i gruppi sono sempre gli stessi. Loro invece non trovano pace”.

 

Lei ha ironizzato anche sui cittadini presenti in Consiglio ieri, “solo 23” ha detto..

“Hanno fatto bene a partecipare. Ma non c’è stata quella massa di popolo annunciata. Le beghe che si discutono in Consiglio non interessano i cittadini della strada, che sono interessati alla risoluzione dei problemi. Problemi che non abbiamo solo a Viterbo, ma che ci sono in oltre 8 mila Comuni in Italia. I cittadini vogliono risposte, noi proviamo a dargliele. Siamo entrati da due anni e mezzo, i risultati non si possono vedere già adesso. Abbiamo beghe che arrivano da 18 anni di malagestione”.

 

Ad esempio?

“Le ultime vicende. L’Illuminazione pubblica e i rifiuti con ribassi bassissimi sui bandi e la Gesenu (che controlla Viterbo Ambiente, spa) è in odore di mafia. Sono scelte non nostre. Hanno tentato di affidare alla Silve Spa la gestione cimiteriale, che è uno dei servizi in attivo, fino al 2042. Quello andava a vantaggio di chi prendeva l’appalto, non della Città. Poi c’è anche la moria dei dirigenti, che non è colpa nostra..”

 

In realtà dei dirigenti indagati due su quattro sono i “vostri”..

“Su luci e mense, certo, però nel nostro caso parliamo di appalti da 30mila euro, nel loro di 50milioni. Le proporzioni sono queste”.

 

 

I 10 milioni di tasse di cui parla Ubertini?

“Non abbiamo le aliquote alte. Terni, Civitavecchia, Oriveto, Rieti hanno le tariffe più alte delle nostre e noi siamo la quarta città a livello di tagli”.

 

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