Polizia Locale, Ciambella ai sindacati: “Stiamo lavorando. Cittadini vedono chi ha voglia di lavorare e chi no”

Polizia Locale, Ciambella ai sindacati: “Stiamo lavorando. Cittadini vedono chi ha voglia di lavorare e chi no”

Primo Piano - Luisa Ciambella risponde ai sindacati e rilancia al mittente le accuse di arroganza. Poi però attacca a sua volta “certo sindacalismo fatto male” e auspica che i cittadini sappiano riconoscere “chi davvero ha voglia di lavorare e chi no”

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Luisa Ciambella risponde ai sindacati e rilancia al mittente le accuse di arroganza. Poi però attacca a sua volta “certo sindacalismo fatto male” e auspica che i cittadini sappiano riconoscere “chi davvero ha voglia di lavorare e chi no”. La polemica di alcune organizzazioni sindacali (qui) che curano i diritti degli agenti della Polizia Locale di Viterbo è culminata ieri in una agitazione che, secondo le stesse organizzazioni, avrebbe coinvolto circa l’80% del personale. Non sarebbe così per Luisa Ciambella che, intervenuta a Radio Verde durante Sbottonati, ha chiarito che “non ci sono stati problemi per coprire i turni di lavoro”. Un modo per dire che “le organizzazioni sindacali che hanno proclamato l’agitazione – ha proseguito il vicesindaco – non sono rappresentative di tutti gli agenti e va valutato il loro peso”.

Luisa Ciambella, accusata di arroganza dai sindacati, non ci sta e rilancia. “Chi è in buona fede e non fa battaglie politiche attraverso il sindacato – ha detto – capisce che quel che si può fare è stato fatto”. L’assessore si riferisce innanzitutto al piano assunzioni, anche se però non è ancora stato approvato. “Abbiamo mantenuto l’impegno di dotare il corpo di alcune forze per l’estate. Inizieranno a luglio – ha continuato – e copriranno anche il periodo di Santa Rosa. Poi entro l’anno si concluderanno le pratiche per l’assunzione di due agenti. Di più non possiamo fare, la legge non ce lo permette. Se ce lo consentissero e non lo facessi, sarei matta e mi dovrebbero ricoverare. Secondo qualcuno – domanda – non lo facciamo perché siamo completamente scemi?”.

Quanto alle altre richieste, come quella della riorganizzazione del personale in forza all’ente, Ciambella ha chiarito che non è facile perché tutti i settori sono organico e in generale. “Abbiamo lungamente discusso – ha detto ancora – e hanno convenuto più volte che abbiamo fatto il massimo. Insomma bisogna andarci cauti quando si dice che non facciamo”.

E allora perché questo clima così teso? “Perché a volte i sindacati non sono riconosciuti e forse non riportano ciò che ci siamo detti. È già successo con altri settori. E allora, pur riconoscendo la dignità di tutti mi domando se questo sia uno strumento efficace. C’è chi collabora – ha aggiunto – e si impegna senza guardare i cavilli contrattuali. Altri invece vivono negli anni ’80 e vogliono solo diritti e niente doveri. Quando ci sono disoccupati a casa con le lauree, mi sembra ingiusto sentire qualcuno dire che si sentono sfruttati. Ma saranno i cittadini – ancora Ciambella – a valutarli per la voglia di lavorare che dicono di avere”. Quanto infine al Consiglio straordinario chiesto e ottenuto dall’opposizione “è giusto – ha concluso – e dirò le stesse cose”.

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