Pagellone di fine anno: i politici (nel bene e nel male) più significativi del 2016

Pagellone di fine anno: i politici (nel bene e nel male) più significativi del 2016

Homepage - Un anno di alti e di bassi. Di consacrazioni, di slancio e di affossamenti. Un 2016 pieno di fatti significativi sul panorama politico locale tra segretari di partito, parlamentari, consiglieri regionali e sindaci.

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La politica nella Tuscia non si ferma a Viterbo. C’è tutto un mondo, una galassia composta da segretari di partito, coordinatori, parlamentari, consiglieri regionali e tanti tanti sindaci. Abbiamo selezionato una parte e realizzato un pagellone di fine anno con le identità più significative.

Francesco Bigiotti: voto 10. E’ il sindaco dei sindaci in tutta la Tuscia e anche in buona parte dell’Umbria. Quello che è riuscito a fare in questi anni è cronaca ed è finito anche su un libro ‘Ultraitaliani’ edito da Il Giornale. Passione per il territorio, visione, ridistribuzione della ricchezza generata dalla messa a frutto turistica di Civita con nuovo lavoro e misure di sostegno a chi è in difficoltà. Questa è “l’amministrazione alla bagnorese”, destinata a diventare modello da esportare.

Andrea Egidi: voto 5. Per gli amici di Sbottonati è il “segretario Popoff”, nome che riecheggia la Russia “dei bei tempi” (per qualcuno). Riconvertito in corsa al renzismo, insieme ai “giovani turchi”, ha tenuto ferma la barra della segreteria provinciale del Partito Democratico. Un anno medio il suo. Difficile trovare slanci di entusiasmo. Due mosse importanti risultano essere il ritorno dei Giovani Democratici e Classe Dem, la scuola di politica del partito. Ma la vita nel Pd viterbese risulta pari a quella di un brodo primordiale, c’è ma impercettibile a occhio nudo. Certo non si può dire che questo sia responsabilità esclusiva del segretario ma la faccia esposta (tipo insegna) è la sua.

Giovanni Arena: voto 4. La persona in sé per sé meriterebbe un bell’8 ma politicamente la lucidità ci impone di dimezzare. Così come è lui coordinatore comunale di un partito dimezzato e che non riesce a trovare un piano per ricucire. Agli auguri di Natale Dario Bacocco l’ha anche “lanciato” come candidato sindaco di Viterbo. Roba che forse era meglio dargli un pugno, avrebbe nuociuto meno. Arena ha promesso anche un rinnovo del partito, più e più volte. E il rinnovo passerebbe per una sua ricandidatura a primo cittadino? Concetto bizzarro…

Mauro Mazzola: voto 5. Galleggia nel limbo della Provincia post Delrio. Più che una riforma una vera e propria bomba H, che ha polverizzato l’ente pur mantenendolo in piedi. Un momento di slancio durante i giorni della scossa di terremoto che ha distrutto Norcia, mettendo paura anche nel Viterbese. Con grande rapidità è intervenuto sulle scuole superiori riaprendole praticamente subito e spendendo due lire. Mandando anche in crisi il modo di agire del sindaco del capoluogo Leonardo Michelini. E’ un po’ come se gli avesse detto con i fatti: “Ah Moro!”.

Luciano Perugini: voto 0. Luciano Perugini, assessore al Comune di Soriano, scrive un commento razzista a commento di un post Facebook contro l’ex ministro dell’Integrazione e oggi deputato europeo Cecile Kyenge Kashetu. Subito si scatena il putiferio sui social e la vicenda sbarca anche alla nota trasmissione di Radio24 ‘La Zanzara’, dove lo stesso nega il tutto. Zero soprattutto perché non ha avuto il buon senso di dimetterssi.

Sergio Caci: voto 7. Il forzista sindaco di Montalto e anche volto spendibile del partito azzurro nella Tuscia ha avuto in questo 2016 la visione che il futuro della sua terra può passare per uno sviluppo turistico possibile. Così è tra i sostenitori dell’operazione guidata da Fondazione Vulci, che rilancia gli etruschi e le ricchezze ancora da scoprire. Nel suo territorio è anche nata una struttura termale: Terme di Vulci. Tutto questo è buono e giusto.

Daniele Sabatini: voto 7. Il consigliere di Cuori Italiani è una delle figure che, nonostante il suo essere all’opposizione in una Regione a traino Pd, fa sentire la propria presenza sul territorio. Anche per questioni anagrafiche è titolato ad avere ancora un domani. Esiste anche sul comune capoluogo, dove sulla vicenda Rsa l’abbiamo visto imbracciare il megafono verso il sindaco Michelini. Prove tecniche di sfida?

Riccardo Valentini: voto 5. Tiepida la sua presenza e modesto il peso politico espresso. Forse perché non si tratta di un politico vero ma di un bravo professore prestato alla politica.

Massimiliano Bernini: voto 8. Tutte le mattine raggiunge Montecitorio in treno come pendolare. E’ sicuramente vicino, per modi di fare e di pensare, ai comuni mortali. In Parlamento, come deputato del movimento Cinque Stelle, ha presentato diverse interrogazioni per il territorio. Attivo soprattutto sui fronti della tutela ambientale e del patrimonio del Viterbese è persona che sta lavorando.

Luciano Cimarello: voto 3. E’ stato un anno orribile per l’ex primo cittadino di Montefiascone. Bocciato, per una manciata di voti, alle consultazioni elettorali di maggio è praticamente finito fuori scena. Una batosta importante quella incassata e per molti versi inaspettata. Non ha funzionato nello scopo di tenerlo in piedi neanche la santa alleanza Fioroni-Panunzi.

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