Ottavio Raggi: “Il centrodestra non si è spaccato sul mio nome, marciamo insieme”

Ottavio Raggi: “Il centrodestra non si è spaccato sul mio nome, marciamo insieme”

Homepage - Settimana calda dentro al centrodestra viterbese. La minoranza di area si è spaccata sui nomi dei componenti di propria designazione da inserire nella Commissione Urbanistica. Tra questi anche Ottavio Raggi, coordinatore provinciale di Conservatori e Riformisti. Lo abbiamo intervistato.

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Settimana calda dentro al centrodestra viterbese. La minoranza di area si è spaccata sui nomi dei componenti di propria designazione da inserire nella Commissione Urbanistica. Tra questi anche Ottavio Raggi, coordinatore provinciale di Conservatori e Riformisti. Lo abbiamo intervistato.

 

Lei è stata la pietra dello scandalo, ha fatto spaccare il centrodestra …

“Non ho spaccato nessun centrodestra. Il centrodestra ha votato compatto”.

Qualcuno è uscito (il riferimento è a Claudio Ubertini n.d.r.) però dal consiglio

“Anche del Pd qualcuno è uscito, alla fine mica posso essere simpatico a tutti. Non mi fate parlare di questa cosa, mi trovo in imbarazzo perché è un fatto personale. Alla fine è stato fatto anche un esame del curriculum”.

Non è una scelta politica quindi?

“Non voglio far credere che Cristo è morto di freddo. La scelta è stata fatta sui curricula e anche su questioni politiche. Il grosso del centrodestra ha votato compatto i nostri due nomi”.

E’ partito un percorso per le elezioni?

“Per me ci saranno nel 2017, lo dico da sei mesi fa. Ho sempre sostenuto che dopo il referendum ci sarebbero state elezioni anticipate”.

A Viterbo si andrà al voto?

“Se si va alle politiche andremo anche al rinnovo regionale e del comune capoluogo. Noi ci stiamo preparando. Questa del referendum è stata una grande prova, bella esperienza. Il centrodestra ha marciato unito, chiaro che c’è sempre qualcosa che non funziona ma la campagna elettorale l’abbiamo fatta insieme. E’ stato un lavoro di squadra”.

Lei viene dai Cimini, feudo panunziano. Anche a Canepina però il no ha vinto. Raggi ha battuto Panunzi oppure c’è stato poco impegno?

(Ride) “I panunziani hanno chiesto anche a me di votare sì. Credo che la gente ha votato no perché ha espresso un voto politico contro questo governo”.

E’ andata a votare gente che non votava da dieci anni. Non contro Renzi, ma proprio contro tutta la classe politica accusata di averli lasciati nella miseria: tra disoccupazione e altro. Cosa ne pensa?

“Questa classe politica va spazzata via. Non siamo in grado di autoriformarci, non abbiamo ancora capito che dobbiamo fare qualcosa. In questo momento di crisi dobbiamo dare segnali forti e non li stiamo dando”.

Voi dei partiti come vi riformate?

“Dobbiamo tornare a stare tra la gente e in questo referendum noi ci siamo tornati. Anche quelli del Sì ci sono tornati”.

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