La star internazionale Katy Perry veste viterbese. La storia della modista di Vetralla Virna Pasquinelli

La star internazionale Katy Perry veste viterbese. La storia della modista di Vetralla Virna Pasquinelli

Homepage - A realizzare un suo abito da concerto la modista Virna Pasquinelli, giovane originaria di Vetralla ma trapiantata a Londra da anni. L'abbiamo contattata per un'intervista con La Fune.

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Katy Perry, la star della musica americana veste viterbese. Parliamo di una prima fila dello star system mondiale: quindici nomination ai Grammy Awards ed è detentrice del record per il maggior numero di settimane consecutive nella Billboard Hot 100. A livello planetario ha venduto più di 165 milioni di copie tra singoli e album ed è l’unica detentrice di tre Digital Diamond Awards della RIAA per i suoi singoli che hanno superato i 10 milioni di download digitali. Inoltre è la prima donna della storia ad aver raggiunto il miliardo di visualizzazioni su Vevo.

A realizzare un suo abito da concerto la modista Virna Pasquinelli, giovane originaria di Vetralla ma trapiantata a Londra da anni. L’abbiamo contattata per un’intervista con La Fune.

 

 

Raccontaci come per te è iniziato tutto.

“Quando arrivai in Inghilterra nel 2008 mi innamorai subito degli stavaganti accessori e adorni per la testa e cappelli, ed essendo sempre stata interessata a moda e costume decisi di comprare un libro che mi insegnasse come creare queste incredibili sculture da indossare.

All’epoca il mio inglese non era granchè, l’unica cosa che sapevo dire veramente bene era: “I don’t undestand”. Ma nonostante cio’ decisi di iscivermi a qualche corso per modisti. E cosi iniziò questo affascinante viaggio alla scoperta di forme, materiali e stili che mi ha portato a far parte a di progetti veramente interessanti”.

Quali sono state le tue esperienze professionali più significative?

“Una volta finito il corso ho avuto la fortuna di lavorare per dei designers di fama internazionale come Philip Treacy e Piers Atkinson e il mio cammino mi ha portato a esplorare il mondo del teatro dove ho lavorato a musicals della Disney come Il Re Leone e Aladdin”.
Che tipo di ambiente è quello dove ti stai muovendo?

“Il mondo dei modisti è un mondo piccolo e ristretto. Si conoscono tutti e la maggior parte delle volte si trova lavoro tramite passaparola. Ed e’ proprio cosi’ che è successo per il progetto di Katy Perry. Il progetto per Katy Perry è arrivato, come si dice in inglese “out of the blue””.

Raccontaci qualche dettaglio.

“Un progetto intenso ed eccitante. 8 giorni prima del concerto a Glastonbury, il festival più grande d’Inghilterra, ho dovuto trovare un laboratorio e lo staff. E realizzare 8 pompom giganti e 16 guanti pom pom cucendo 4.5 chilometri di tulle e 160 metri di filo di ferro. Pensavo di non potercela fare mai! Ho organizzato turni di giorno e di notte e in 5 giorni abbiamo consegnato tutto.
Ho lavorato a stretto contatto con la stilista di Katy Perry, Kim Bowen, dalla California; comunicando via skype tutte le sere. Il giovedi prima del concerto sono andata alle prove, con la mia assistente, per gli ultimi ritocchi e modifiche. Decisamente un’esperienza grandiosa! E quando il sabato ho visto il video live del concerto ho provato una forte emozione: orgoglio”.

Progetti per il futuro?

“Spero di lavorare ad altri progetti come questo e nel frattempo sviluppare il mio marchio e contribuire nel sociale”.

 

 

 

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