Incontro della destra: “Primarie, sennò vincono 5 Stelle che vogliono Stato totalitario”

Incontro della destra: “Primarie, sennò vincono 5 Stelle che vogliono Stato totalitario”

Homepage - C’è chi è più o chi è meno d’accordo, ma il centrodestra cerca la nuova strada dell’unità dopo anni di litigi. È una discussione di carattere generale e gli appigli per le riflessioni a livello locale sono per lo più legati al “chi” e al “come”. Chi candidare e come sceglierlo “per evitare – come dice Andrea Augello – gli errori del passato”.

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Riunire la destra e ripartire dalle primarie perché “sennò vincono i Cinque Stelle che vogliono uno Stato totalitario”. C’è chi è più o chi è meno d’accordo, ma il centrodestra cerca la nuova strada dell’unità dopo anni di litigi. È una discussione di carattere generale e gli appigli per le riflessioni a livello locale sono per lo più legati al “chi” e al “come”. Chi candidare e come sceglierlo “per evitare – come dice Andrea Augello – gli errori del passato”.

“Il modello culturale del Pd – aggiunge Rampelli – è morto, abbiamo la possibilità del riscatto rappresentando milioni di persone”. Per vincere servono però le idee e le idee quali sono? Lo chiedono dal pubblico, anche con una certa veemenza. Giuseppe Moles risponde richiamando lo spirito del ’94, quando l’entrata in campo di Berlusconi portò il centrodestra a vincere le elezioni per la prima volta nella storia repubblicana.

Per selezionare idee e classe dirigente serve però una cerniera nuova, che leghi i territori alla classe dirigente e lo strumento ideale, o forse l’unico, per fare questo sono le primarie. “Così – dice Lucia Ciocchetti – possiamo rimettere insieme i cittadini. Sennò vincerà il Movimento 5 Stelle che vuole controllare ogni aspetto della vita dei cittadini e vuole uno stato totalitario”.

All’incontro presenti un centinaio di persone, molti volti noti. Amministratori o ex amministratori dell’ultima amministrazione comunale di Viterbo e di quelle precedenti. Daniele Sabatini, Mauro Rotelli, Claudio Ubertini, Andrea Marcosano, Uberto Fusco, Enrico Contardo, Antonella Sberna, Luigi Buzzi, Paolo Barbieri, Gianluca Grancini e Giuseppe Peruzzi. Presente anche Giuseppe Fraticello e il candidato al comune di Tarquinia Gianni Moscherini, in disparte.

Assente il grande nemico di Giulio Marini, che ha organizzato l’iniziativa: Giovanni Arena. Anche se è lui stesso a precisare che non era assente per motivi politici, ma solo perché impegnato nell’organizzazione di una iniziativa di oggi nella Capitale.

Le sigle che hanno aderito all’iniziativa: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Noi con Salvini, Rivolta Italia, Direzione Italia, Idea, Cuori Italiani. Ha moderato l’incontro il giornalista di Libero Enrico Paoli.

Foto Fisioterapy Center

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