Gli ‘Anni Bui’ del terrorismo in Italia raccontati con un’app

Gli ‘Anni Bui’ del terrorismo in Italia raccontati con un’app

Homepage - L’ITT Leonardo da Vinci di Viterbo realizza un'app sul periodo del terrorismo in Italia. Ha un nome calzante: 'AnniBui; ed è stata realizzata dagli studenti dell’istituto. Il tema è quello del terrorismo e lo stragismo in Italia degli anni ’70/80 e in particolar modo gli eventi e le vittime che hanno interessato la regione Lazio.

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Spiegare gli “Anni Bui” con una App

L’ITT Leonardo da Vinci di Viterbo realizza un’app sul periodo del terrorismo in Italia. Ha un nome calzante: ‘AnniBui; ed è stata realizzata dagli studenti dell’istituto. Il tema è quello del terrorismo e lo stragismo in Italia degli anni ’70/80 e in particolar modo gli eventi e le vittime che hanno interessato la regione Lazio.

Aspetto qualificante del progetto, finanziato dal MIUR, è stata la collaborazione con l’ITCG Crescenzi Pacinotti di Bologna, che, a sua volta, ha approfondito le tematiche delle stragi in Emilia Romagna focalizzando l’analisi sulla Strage alla Stazione di Bologna del 2 agosto 1980.

Dalla collaborazione fra le 2 scuole è nata questa App che ha lo scopo di raggiungere le nuove generazioni che, bravi utilizzatori dello strumento informatico, conoscono poco gli eventi o ricevono un’informazione non sempre corretta. L’approfondimento storico è stato realizzato grazie alla collaborazione dell’Archivio Flamigni, a Viterbo nella persona della Direttrice Ilaria Moroni e a Bologna grazie alla professionalità della Dott.ssa Cinzia Venturoli dell’Associazione 2 Agosto.

Al seminario conclusivo, tenuto nella scuola viterbese il 28 settembre, protagonisti sono stati gli allievi dei 2 istituti, che hanno presentato ai compagni, ai docenti e agli ospiti invitati i risultati concreti e pratici della ricerca sia da un punto di vista informatico sia da un punto di vista storico.

A concludere la giornata seminariale ci sono stati anche gli interventi qualificanti del Dirigente del Miur Dott. Paolo Sciascia, che ha posto l’accento sul valore educativo e sociale di tali iniziative e progetti, della Dott.ssa Cinzia Venturoli che ha tracciato con molta efficacia il senso civico e di appartenenza di una città dopo l’attentato, il significato delle indagini e delle condanne inflitte dalla magistratura per l’intera comunità e il ruolo della memoria civica e collettiva che non deve mai abbassare la guardia per evitare il ripetersi di eventi così tragici.

Alla fine l’intervento del Senatore Sergio Flamigni, partecipante alla Commissione parlamentare Moro negli anni ’80, che attraverso la sua testimonianza e le sue scelte di vita ha saputo trasmettere ai giovani l’entusiasmo per i valori costituzionali e il senso della loro attualità, seguendo il solco del messaggio lasciatoci da Vittorio Bachelet vittima del terrorismo: “E’ necessario formare i giovani alla responsabilità, alla saggezza, al coraggio e naturalmente alla giustizia”. Il 27 ottobre si replicherà, ricambiando la visita, al “Crescenzi Pacinotti” di Bologna.

Foto Fisioterapy Center

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