Decorrenza dei termini per l’inchiesta “Il signore degli inerti”, Bernini: “Colpo per l’agricoltura locale”

Decorrenza dei termini per l’inchiesta “Il signore degli inerti”, Bernini: “Colpo per l’agricoltura locale”

Homepage - Sulla vicenda si è espresso con rammarico e preoccupazione il deputato 5 Stelle Massimiliano Bernini. “Apprendo con profonda preoccupazione dell’ennesima ‘decorrenza dei termini’ di una delle numerose questioni ambientali che riguardano la nostra martoriata provincia e che mettono a repentaglio la salute dei cittadini e il buon nome della nostra agricoltura, eccellenza universalmente riconosciuta"

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Prescrizione per il processo del “signore degli inerti”. L’inchiesta del NOE e dei Carabinieri di Civita Castella del 2009 portò all’arresto di quattro persone e alle indagini su una ventina di persone, accusate a vario titoli di aver partecipato allo smaltimento illecito di fanghi di perforazione in una discarica per inerti di Civita Castellana.

Sulla vicenda si è espresso con rammarico e preoccupazione il deputato 5 Stelle Massimiliano Bernini. “Apprendo con profonda preoccupazione dell’ennesima ‘decorrenza dei termini’ di una delle numerose questioni ambientali che riguardano la nostra martoriata provincia e che mettono a repentaglio la salute dei cittadini e il buon nome della nostra agricoltura, eccellenza universalmente riconosciuta.

Quest’ultima decorrenza si aggiunge ad un lungo elenco di reati ambientali prescritti, come quelli relativi al maxiprocesso ‘Giro d’Italia’, con le 250mila tonnellate di rifiuti speciali del Nord Italia smaltiti illecitamente nei centri di ripristino ambientale di Vetralla, Castel Sant’Elia e Capranica, lo sversamento nel comune di Graffignano di 20mila tonnellate di rifiuti industriali sepolti in prossimità del fiume Tevere e la richiesta di archiviazione del caso riguardante gli sversamenti ‘continuativi di componenti a base di argento e residui di medicinali’ nel fosso dell’Olmo da parte dell’Ospedale Belcolle che avrebbero causato la moria degli animali allevati nell’azienda agricola di proprietà della signora Belli”.

Bernini si rivolge poi ai cittadini della Tuscia “a non demoralizzarsi: per fortuna è già presente nel nostro territorio una fitta rete di persone, associazioni e comitati che hanno messo al centro l’impegno civico a difesa dei valori comuni: questo patrimonio rappresenta il miglior presidio contro ogni tipo di infiltrazione criminale e cattiva gestione del nostro territorio”.

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