Bacocco: “Forza Italia non ha partecipato al meeting delle Terme dei Papi, simbolo utilizzato senza autorizzazione”

Bacocco: “Forza Italia non ha partecipato al meeting delle Terme dei Papi, simbolo utilizzato senza autorizzazione”

Homepage - Gli azzurri viterbesi continuano a vivere da separati in casa. Due gli schieramenti, riassumibili così: "mariniani" e "battistoniani".

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Meeting per la “rinascita del centrodestra” alle Terme dei Papi, il coordinatore provinciale di Forza Italia Dario Bacocco sbotta: “Mai autorizzato l’utilizzo del simbolo per l’evento, il partito non ha partecipato”. 

“Se queste sono le premesse per unificare il centrodestra siamo messi veramente bene. Siamo in completo disaccordo sulle affermazioni di Fabio Rampelli e Luciano Ciocchetti sul presidente Silvio Berlusconi – scrive Bacocco in un duro intervento stampa -.

Forza Italia non ha partecipato volutamente all’incontro organizzato alle Terme dei Papi di venerdì pomeriggio, in primo luogo perché, certi appuntamenti vanno concertati, in secondo luogo perché non accettiamo nella maniera più assoluta il processo, messo in campo da alcuni dei nostri pseudo alleati, che da giorni tende a screditare Forza Italia.

Tra l’altro non abbiamo mai autorizzato l’utilizzo del simbolo per questa manifestazione, che è stato utilizzato, a questo punto in maniera impropria e lesiva all’immagine di Forza Italia.

Ci saremmo comunque aspettati, da parte dei tanti “miracolati” dal presidente Berlusconi presenti in sala, una presa di posizione, che non è invece arrivata. Siamo disponibili a discutere di centrodestra, ma non siamo disponibili al linciaggio mediatico che alcuni stanno cercando di porre in atto per screditare un partito che, fino a prova contraria, ha il maggior consenso in provincia di Viterbo, 18% nelle ultime elezioni europee”.

Una presa di posizione dura da parte del coordinatore provinciale dei forzisti, che mette in evidenza la spaccatura viterbese del partito. Da una parte infatti Bacocco dice che Forza Italia non era presente e sicuramente, essendo lui il rappresentante della forza politica a livello locale, ha formalmente ragione. Dall’altra però Giulio Marini, storico portabandiera forzista, è stato il demiurgo del convegno e di fatto il simbolo campeggiava su tutto il materiale di comunicazione dell’iniziativa. 

Gli azzurri viterbesi continuano a vivere da separati in casa. Due gli schieramenti, riassumibili così: “mariniani” e “battistoniani”.

 

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