Civismo o cinismo?

Civismo o cinismo?

L'Eretico - VITERBO – Aggregati che si auto-definiscono “civici” e “apartitici” che nella realtà dei fatti non perdono occasione per schierarsi e seminare odio. Nel tentativo (fallito) di influenzare l’opinione pubblica. Un movimento, dai confini non propriamente chiari sui numeri, guidato da un uomo che si atteggia a capitano del popolo.

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VITERBO – C’era una volta un gruppo che si auto-definiva “civico”. Gruppo che, durante l’ era dell’ amministrazione guidata da Michelini pitturava i fontanili, raccoglieva l’immondizia, tagliava l’erba e non perdeva occasione per gridare ai quattro venti quanto fosse inadatto quel sindaco e quella classe dirigente (cosa non del tutto infondata).

Poi cambia il sindaco, ne arriva uno più vicino alla posizione politica del personaggio fondatore del movimento (o forse di qualche suo ispiratore) e… magia! Il gruppo smette ogni attività pubblica rimanendo attivo solo sui social (entrando in battaglie e cause perse varie che poco hanno a che fare con il “civismo” e l’amore per la città di Viterbo tanto sbandierato).

In particolare vale la pena spendere due parole sul loro “capo”. Uno che di “civico” ha veramente poco.

Uno che a parole vuole il bene di Viterbo ma che poi, basta  una manifestazione da lui organizzata e non riuscita (solo quattro gatti)  per arrivare a dire peste e corna della sua città e dei suoi concittadini (augurando anche il male, che brutta cosa).

Uno che non si sa bene né che lavoro faccia. Né come si guadagni da vivere. 

Uno che minaccia, insulta, invita a confronti faccia a faccia nei vicoli. Forse la frequentazione del mondo ultras e un po’ di notorietà sui social deve aver montato quella testa. 

Foto Fisioterapy Center

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