Viaggio nelle associazioni viterbesi: Associazione Culturale Artitudine, via libera all’arte e alla cultura

Viaggio nelle associazioni viterbesi: Associazione Culturale Artitudine, via libera all’arte e alla cultura

Homepage - Crescere in modo creativo è l’obiettivo di questa giovane associazione che mette al primo posto cultura e arte. L’Associazione Culturale Artitudine si occupa di storia, danza , fotografia, teatro e musica, tutte queste cose insieme sono l’essenza dei progetti dedicati ai bambini in età neonatale, ma anche ai più grandi.Ma non solo, le porte sono  aperte proprio a tutti.

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Crescere in modo creativo è l’obiettivo di questa giovane associazione che mette al primo posto cultura e arte. L’Associazione Culturale Artitudine si occupa di storia, danza , fotografia, teatro e musica, tutte queste cose insieme sono l’essenza dei progetti dedicati ai bambini in età neonatale, ma anche ai più grandi.Ma non solo, le porte sono  aperte proprio a tutti.

 Come è nato il vostro gruppo e di cosa vi occupate?

 “Il nome della nostra associazione è proprio nato dal gioco di parole che definisce la nostra missione: coltivare l’attitudine all’arte. L’associazione è nata infatti nell’autunno del 2016 dall’obiettivo comune di un gruppo di professionisti provenienti da diversi ambiti disciplinari di diffondere e promuovere la cultura e l’arte in ogni sua declinazione, con particolare attenzione all’arte, storia, danza, fotografia, teatro e musica. Artitudine opera per promuovere iniziative e stabilire relazioni che permettano la crescita culturale dei cittadini in generale, con una particolare attenzione a progetti dedicati all’età neonatale e formativa. La forza dell’associazione è nella collaborazione fra le diverse professionalità dei suoi soci fondatori e nella conseguente ricchezza della sua offerta formativa (archeologia, museologia, fotografia, teatro e danza).”

 Dove operate?

 “I nostri progetti si svolgono all’interno di scuole, musei e parchi. Dipende sempre dal target di fruizione. L’anno scorso ad esempio abbiamo svolto il nostro laboratorio multidisciplinare per bambini sia presso una delle scuole materne di Sutri che la scuola di danza Spazio Danza Balletto Lunense a Viterbo. I progetti di alternanza scuola lavoro sono stati svolti presso diverse sedi del Polo Museale del Lazio (Tuscania, Caprarola, Viterbo). Attraverso le associazioni come il Giardino di Filippo che ci permettono di fare rete, ospitando i nostri laboratori e facendone nascere di nuovi, insieme. Crediamo fortemente nella rete associativa, nella cooperazione tra persone che hanno gli stessi obbiettivi. In aggiunta lo scorso mese abbiamo aperto una sede nel cuore di Viterbo, in via San Leonardo 2, che ospita il gruppo fotografico nato in seno alla nostra associazione, il Collettivo 42.”

 

  Come vi sostentate?

 “Ci nutriamo di cultura” va bene come risposta? Scherzi a parte, ogni socio lavora nel suo campo disciplinare. Siamo professionisti appartenenti a svariati campi: fotografi, educatori, danzatori, cuochi, archeologi e guide turistiche solo per citare alcuni dei mestieri dei soci.”   

 Cosa significa far parte di una associazione culturale?

“ Significa far parte di una squadra, di una coscienza di gruppo che vuole contribuire attivamente alla crescita della comunità. Significa condividere la propria esperienza e fare tesoro di quella degli altri. Significa migliorarsi grazie alla condivisione.”

 Quali sono i valori e le scelte che devono essere condivise?

 “Sicuramente l’ascolto non solo fra di noi ma specialmente verso le persone a cui rivolgiamo la nostra didattica. Il nostro punto di forza è la multidisciplinarietà e per questo il confronto è molto importante.”

  Chi partecipa ai vostri progetti?

 “Bimbi in fasce, bimbi della scuola materna, bimbi delle scuole elementari, studenti di scuole medie e liceo, adulti… insomma tutti!”

 Le istituzioni vi danno una mano in fatto di finanziamenti?

 “Il finanziamento più consistente che abbiamo ricevuto è stato da parte del Polo Museale del Lazio per seguire la didattica museale nelle sue sedi. Altrimenti sono i soci stessi ad autofinanziarsi.”

 Raccontateci un aneddoto carino sulla vita all’interno di una associazione culturale come la vostra

Non ci sono singoli episodi da raccontare, diciamo che in Artitudine l’ironia è all’ordine del giorno.”

 

 

 

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