Fusco: “La Lega vuole il candidato sindaco: Usai; altrimenti andiamo da soli”. Il tavolo viterbese del centrodestra si sfascia, parola a Roma
Elezioni 2018 - Viterbo, sede di Fratelli d'Italia, via Alessandro Volta. Ore 18 circa. Umberto Fusco parla: "La Lega indica come candidato sindaco di Viterbo Alessandro Usai. Se non potrà essere una candidatura condivisa andremo da soli".
Viterbo, sede di Fratelli d’Italia, via Alessandro Volta. Ore 18 circa. Umberto Fusco parla: “La Lega indica come candidato sindaco di Viterbo Alessandro Usai. Se non potrà essere una candidatura condivisa andremo da soli”.
Altri grani di parole seguono: “Abbiamo il 20% dei consensi in città” e altre cose su questa linea. Quindi il senatur saluta i presenti e lascia la riunione. Ha detto quello che doveva, rimane Enrico Contardo in rappresentanza.
Seduti Giuseppe Talucci Peruzzi e Gianluca Grancini per Fdi; Dario Bacocco, Cianti e Paolo Muroni per Forza Italia; Sergio Insogna e Paolo Barbieri per i civici. Gelo, imbarazzo, calma prima della tempesta.
Inizia la discussione. L’aut aut leghista fa storcere il naso. Vengono decise due cose, consequenziali. La prima: niente più riunioni viterbesi. La discussione finisce qui, sono tutti d’accordo. La seconda: la partita si sposta sul tavolo regionale. Lì i segretari dei partiti sono chiamati a trovare una sintesi.
Con La Fune avevamo preannunciato questo scenario. Annuncio leghista su Usai e tavolo rotto. Avevamo sbagliato preannunciando che la riunione non si sarebbe tenuta. Alla fine si è svolta ugualmente, su forte insistenza di Fratelli d’Italia, che puntavano a evitare il peggio. Peggio che puntualmente però si è verificato.
Ora parola a Roma, ai segretari dei partiti.