Alice Rorhrwacher oggi a Bolsena per presentare “Lazzaro Felice”, film in parte girato a Vetriolo (Bagnoregio.)

Alice Rorhrwacher oggi a Bolsena per presentare “Lazzaro Felice”, film in parte girato a Vetriolo (Bagnoregio.)

Homepage - La prima parte del film è stata girata tra Vetriolo (frazione di Bagnoregio) e Castel Giorgio, luoghi del cuore per la regista.

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Dalla Croisette alle rive del lago di Bolsena, è il viaggio di Alice Rorhrwacher per la presentazione del suo film ‘Lazzaro Felice’. Appuntamento oggi lunedì 4 giugno alle 21.30 al Multisala Moderno di Bolsena.

“Un racconto surreale – scrivono gli organizzatori – ma che si basa sulla realtà; è una fiaba rurale dove i protagonisti sono contadini, interpretati da attori non protagonisti, tutti provenienti dalla Tuscia; la prima parte del film infatti è stata girata tra Vetriolo (frazione di Bagnoregio) e Castel Giorgio, luoghi del cuore per la regista”.

Si apre così la stagione del Cinecastello, la kermesse cinematografica bolsenese che quest’anno vede come prima protagonista la regista Alice Rohrwacher, fresca di premiazione al Palais des Festivals et des Congrès. Con lei, alla proiezione della pellicola, saranno presenti anche altri interpreti del film.

“Credere negli esseri umani – aggiungono gli organizzatori – È questa la sensazione che si prova dopo aver visto l’ultima fatica della regista italiana, premiata al festival di Cannes per la miglior sceneggiatura. Il film racconta la storia di Lazzaro, giovane contadino, puro e spontaneo, talmente tanto buono che tutti si approfittano di lui. Persino il suo migliore amico Tancredi, figlio della marchesa Alfonsina De Luna, sfrutta questa sconfinata bontà per i suoi piani da bambino viziato qual è. È la storia di un’amicizia che ci riporta in un’epoca neanche troppo lontana, quando la schiavitù è già stata abolita da tempo ma tutti i personaggi della storia sono in effetti servi della marchesa. Riuscirà Lazzaro, che è metaforicamente risorto dopo una migrazione dalla campagna verso la città, a portarsi dietro quella stessa sensibilità e amorevolezza e a infonderle alla comunità?”

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