VITERBO – Gente alla fiera? “Poca e niente”; questo il commento all’apice della top ten di chi c’è stato. “Eppoi la gente non comprava”; secondo classificato. “Non c’era quasi niente d’interessante” si piazza al terzo posto mentre uno scalino più giù troviamo: “Sempre le stesse cose”.

Cercando di fare un’analisi meno alla vox populi dobbiamo riscontrare un calo di banchi. Meno degli anni passati sicuramente, un dato riscontrabile con un rapido colpo d’occhio. Le cose in vendita rimangono le classiche da fiera, un main stream generalista. Tornando al nazionalpopolare: “La gente non compra”. Guardiamo lo scontrino che il sempreverde “nocciolinarono” ci ha messo nella busta. Scorriamo lo sguardo a cercare il numero di battitura. Siamo sul tardi e la giornata sta per chiudersi qui e il numero è il 106. Almeno le noccioline ancora si vendono!

Queste righe che avete appena letto non raccontano la Fiera dell’Annunziata dell’anno del Signore 2024 ma le abbiamo pubblicate sulla Fune nel lontano 2014, era Michelini (leggi qui per credere).

Il titolo sembra scritto oggi: “Una fiera dell’Annunziata al lumicino, meno banchi e meno gente”. Davanti alla nuvola di comunicati stampa dove l’assioma è il seguente: “La Fiera dell’Annunziata è andata male per colpa del sindaco Frontini” ; ritenendo di non essere ancora completamente “rincoglioniti” abbiamo fatto una cosa molto semplice: siamo andati a spulciare su internet gli articoli che negli ultimi dieci anni sono stati scritti sull’Annunziata. Ci sembra che i fatti riportino una realtà meno semplificata di quella di alcuni commentatori politici. La Fiera dell’Annunziata, come le fiere in genere, è in crisi strutturale da tempo. Dieci anni fa già era in declino. 

Saremmo contenti se la colpa fosse della sindaca Frontini, basterebbe cambiarla e tutto tornerebbe a fiorire. Peccato che un’affermazione di questo tipo sia un inganno retorico. E con gli inganni non si fa il bene della città e soprattutto non si salva niente e nessuno. Diciamo che Franco e Nunzi e Frontini non sono riusciti a invertire una tendenza che va avanti da dieci anni almeno. Non hanno trovato il modo per fare rinascere l’Annunziata. Siamo convinti che dei modi ci sarebbero e che si può fare di più ma dipingere chi ora amministra Palazzo dei Priori come “l’assassino della Fiera” è una roba fantozziana. Della serie “boiata pazzesca”. Beati quanti, buttando il cervello all’ammasso, vorranno crederci. Lo diceva anche Leopardi che a essere poco intelligenti si soffre meno. 

Certo una nota stonata c’è stata da parte dell’amministrazione Frontini: l’annuncio di una grande fiera che poi nessuno ha visto. Così come nessuno ha ancora visto i frutti del lavoro tecnico di Silvio Franco. Sia chiaro l’assessore Franco insegna all’università materie importanti per la promozione del territorio ma insegnarle non significa sapere metterle in pratica. E tutti, tranne i tifosi contro per partito preso, vorrebbero vedere messa in pratica in maniera efficiente la teoria che Franco sicuramente conosce. 

Come è stata l’Annunziata di quest’anno? In linea con quelle del passato. Qualche edizione è andata meglio perché magari di sabato, altre peggio perché magari ha piovuto e alle 17 tutti i banchi erano già stati chiusi. L’Annunziata è in costante declino e servirebbero idee e serio lavoro per cambiare le cose. Frontini re Mida al contrario? Favole per bambini e le favole non aiutano a cambiare una realtà che danneggia tutti. La politica dello strillo a tutti i costi non porta da nessuna parte e non fa bene a nessuno, neanche a chi strilla.