Viterbese, è stato splendido

Viterbese, è stato splendido

Homepage - Addio sogni di gloria, addio castelli in aria, così cantavano i vari Luciano Virgili, Ferruccio Tagliavini, Claudio Villa, Giuseppe de Stefano, Luciano Pavarotti fin dal 1950. Una frase che purtroppo, per un motivo o un altro, ognuno di noi ha ripetuto una o più volte nel corso della propria vita.

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di Lutor

Addio sogni di gloria, addio castelli in aria, così cantavano i vari Luciano Virgili, Ferruccio Tagliavini, Claudio Villa, Giuseppe de Stefano, Luciano Pavarotti fin dal 1950. Una frase che purtroppo, per un motivo o un altro, ognuno di noi ha ripetuto una o più volte nel corso della propria vita.

Oggi tocca alla Viterbese cantarla dopo la sconfitta con il Südtirol. Sconfitta immeritata come ci raccontano le cronache sportive, sconfitta che poteva essere evitata se ci fosse stato un arbitro più attento o se il tiro di Jefferson non fosse stato “parato” dal palo. Ma ciò non è avvenuto e la Viterbese è fuori dai playoff per la serie B.

Un amico, ottimo cronista sportivo, su un altro giornale on line, cita Francesco I° che dopo la sconfitta di Pavia scrive alla madre: “Tout est perdu fors l’honneur”. Così la Viterbese di quest’ultimo campionato che può affermare tranquillamente: “Abbiamo perso, ma certo è che ce l’abbiamo messa tutta per dare una grande soddisfazione ai nostri tifosi”. Effettivamente un quinto posto in classifica, una finale di coppa Italia persa contro l’Alessandria e i play off per la serie B giocati alla grande, ne sono la dimostrazione; in più c’è da dire, senza paura di smentite, che troppe volte siamo incappati in decisioni arbitrali discutibili, nonché in infortuni determinanti per il rendimento del team.

A proposito di onore mi piace ricordare alcune frasi celebri che possiamo abbinare alla Viterbese: 
– Non si è perduto niente, quando ci resta l’onore. Voltaire
– Tutti dicono che l’onore non conta niente e invece conta più della vita. Senza onore nessuno ti rispetta.
Goffredo Parise
– La stima vale più della celebrità, la considerazione più della fama, l’onore più della gloria.
Nicolas de Chamfort

Un altro merito di questa Viterbese è aver riconquistato i tifosi che hanno riscoperto una squadra degna di questo nome, una squadra combattiva, una volontà espressa alla grande in ogni occasione. Tifosi che sono aumentati di domenica in domenica, tifosi che si sono sobbarcati a trasferte pesanti pur di essere vicini alla loro squadra; sembra di essere ritornati ai tempi di Rocchi e della serie C del passato. L’importante, me lo consentano i fedelissimi gialloblù, è dire un grosso grazie a Piero Camilli e famiglia. Come diceva Pablo Neruda, una sola parola, logora, ma che brilla come una vecchia moneta: “Grazie!”. Altrettanto, e mi scuso per le troppe citazioni, è importante ricordarci una massima di Mauro Corona “La riconoscenza non deve essere come la neve, che si scioglie e corre via non appena arriva il sole” Si deve continuare a seguire la Viterbese fin dall’inizio della prossima stagione e, ne siamo certi, le soddisfazioni saranno maggiori. 

L’allenatore Sottili, di gran lunga il più bravo tra quelli scelti dal presidentissimo, si è dichiarato orgoglioso di questa squadra rammaricandosi di non aver potuto regalare ai tifosi un altro sold out al Rocchi. Piero Camilli non ha rilasciato lunghe dichiarazioni, ma, come già fatto in passato, ha legato la sua presenza al tanto promesso campo di allenamento.

Di conseguenza, quindi, dobbiamo sollecitare la nuova amministrazione a dare una risposta concreta alle varie promesse fatte da Michelini e soci. Il campo in sintetico al Pilastro deve essere fatto prima di subito per dare modo alla Viterbese di allenarsi, per evitare il maggior deterioramento del Rocchi, per non costringere la squadra a spostamenti in provincia per addestrarsi. Un appello che rivolgiamo a tutti gli otto aspiranti sindaco: la Viterbese di oggi è una realtà importante e va rispettata.

Foto Fisioterapy Center

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