Treta vuole abbattere il PalaMalè e fare un nuovo impianto
Homepage - L’idea è quella di affidare ad un privato il terreno edificabile sul quale è costruito il PalaMalè in cambio di un nuovo impianto in un’altra zona di Viterbo. “Lo sostengo da dieci anni - ci ha detto Livio Treta - ma sembra che parlarne sia un tabù"
Abbattere il PalaMalé e fare un nuovo impianto, a costo zero per l’amministrazione. Livio Treta lancia la proposta per arrivare a costruire una nuova struttura che risponda “ad una concezione moderna di impianto sportivo”. L’ex presidente del Coni provinciale, oggi consigliere comunale del comune di Viterbo in odore di nomina a delegato alle attività sportive, indica la via.
L’idea è quella di affidare ad un privato il terreno edificabile sul quale è costruito il PalaMalé in cambio di un nuovo impianto in un’altra zona di Viterbo. “Lo sostengo da dieci anni – ci ha detto Livio Treta – ma sembra che parlarne sia un tabù. Il Palazzetto va abbattuto, il valore della terra, edificabile, in quella zona è elevato e ci sono ditte disponibili a consegnare al Comune un impianto nuovo, prima di abbattere il vecchio. Così – ha aggiunto – non si perderebbe nemmeno un giorno di attività sportiva”.
Il Palazzetto dello sport di Viterbo è una struttura maledetta. È infatti chiamato tra gli addetti ai lavori “Palaghiaccio”, a causa della struttura che d’inverno fa precipitare le temperature a pochi gradi sopra lo zero e impedisce l’attività agonistica e sportiva se non a costi elevatissimi. Si parla di circa 150\200 euro all’ora per riscaldarlo. “Ha temperature e ossigenazione idonea solo 15 giorni all’anno, perché poi dopo metà maggio – ancora Treta – il caldo diventa insopportabile”.
L’idea dunque è quella di un nuovo impianto per basket e pallavolo da costruire “in un qualsiasi spazio a disposizione della amministrazione – ha detto – basterebbe una variante al Prg, ma se passa troppo tempo non c’è tempo per farlo perché non bastano pochi mesi per una operazione di questo tipo”.