Fracassini, Patriae: “con Tosi e Salvini, e contro l’Euro”

Fracassini, Patriae: “con Tosi e Salvini, e contro l’Euro”

Cronaca - Faccia a faccia con il leader di Patriae, una delle tre leghe viterbesi, con qualche frecciata a Unione della Tuscia e una critica a Fratelli d'Italia.

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Tre leghe per tre leader. Una sintesi che non rende giustizia secondo alcuni esponenti politici locali (leggi i distinguo di Umberto Ciucciarelli a riguardo qui), ma che riassume perfettamente il quadro dei movimenti che stanno nascendo vicino alla Lega Nord del segretario Matteo Salvini. Tra queste “leghe”, ma la definizione non piace nemmeno a lui, quella di Federico Fracassini Patriae, ex esponente di Fratelli D’Italia, per la quale è stato candidato alle scorse elezioni comunali. Un movimento nazionale nato nei giorni delle scorse elezioni europee arrivato pochi giorni fa anche a Viterbo.

 

Tre leghe per Viterbo, anche a voi non piace la definizione?

“Non siamo la Lega Nord, ma ci siamo alleati. Patriae è nato per ridare una casa a quelle persone di centro destra che non trovano riferimento per le loro speranze e la loro cultura”.

 

Visti i distinguo, vi vergognate dell’accostamento con la Lega Nord?

“No, perché dovremmo? Abbiamo unità di intenti contro questa Europa delle banche, contro l’Euro, contro la politica sovranazionale che ci toglie l’identità e che ci sta costringendo al caos”.

 

Quindi siete contro l’Euro? Ciucciarelli dice che state con Tosi che non è contro l’Euro..

“Sgombriamo il campo da chi millanta di conoscere chissà quali dinamiche interne alla Lega. Tosi è senza se e senza ma contro l’Euro. Il ragionamento che fa è un altro ed è in vista di eventuali elezioni politiche e punta alla ricostruzione del centrodestra per essere più forti contro il centrosinistra. Io personalmente auspico il superamento del 20ennio passato, chi ha avuto responsabilità lasci spazio a giovani. Tosi non è un punto di vista solo politico, ma il riferimento è la sua attività amministrativa: a Verona, dove è sindaco da due mandati, ha risolto il problema dei campi nomadi, delle case popolari con un regolamento che dà maggior punteggio a chi resiede da più tempo in città e ha risolto il problema della sicurezza e del decoro urbano”.

 

Come sceglierete le candidature?

“Per noi la strada sono le primarie tra gli elettori e non i tesserati”.

 

Sempre Ciucciarelli dice che lei è la seconda scelta e che avevano contattato prima loro..

“A me le primogeniture non sono mai piaciute. Con Patriae ho sempre avuto rapporti con chi ha fondato il movimento. E poi quando c’è stata la manifestazione No Euro in piena campagna elettorale io stavo lì con Bracconeri, con Patriae, con Salvini e con Borghezio. Ciucciarelli non l’ho visto”.

 

Che clima c’è tra le tre leghe?

“Non ci sono tre leghe. Esistono tre movimenti, il nostro è di respiro nazionale alleato alla Lega”.

 

Ok ma i rapporti con Ciucciarelli e Fusco come sono?

“Buoni. Abbiamo visioni simili”.

 

Lei è uscita da Fratelli d’Italia, come mai?

“Secondo me Fdi non è riuscita a confermare le intenzioni iniziali. Non ha dato spazio alla pluralità di vedute e non si è aperta e così piano piano ha iniziato a perdere pezzi. Io e Bracconeri, come ho detto, eravamo alla manifestazione No Euro e loro non c’erano. Questo è sintomatico. Per noi servono prese di posizione più dure”.

 

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