Logiche di borsa applicate alla politica – Il partito ora più interessante sul mercato? Forza Italia

Logiche di borsa applicate alla politica – Il partito ora più interessante sul mercato? Forza Italia

Homepage - EDITORIALE - Gli investitori che ne sanno preferiscono analizzare le società di cui comprano azioni. Non guardano la quotazione nel momento ma preferiscono stimare il valore reale e potenziale dell'azienda.

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EDITORIALE – Se la politica fosse la borsa quale sarebbe il partito di cui comprare azioni in questo momento? Forza Italia, of course. 

Proviamo a ragionare. Chi conosce la borsa sa che esistono investitori consapevoli, che di norma sono quelli in grado di fare buoni affari e moltiplicano i loro capitali, e inconsapevoli, questi in genere perdono le loro fortune. I più ci capiscono poco o nulla e si affidano in maniera cieca ai broker o ai consulenti finanziari, che in sostanza sono dei semplificatori: quelli che ti dicono cosa fare con i tuoi soldi. 

Cosa fa l’investitore medio che investe in borsa? Di solito guarda i titoli in ascesa, quelli che crescono e aumentano il loro valore giorno dopo giorno. Allora mette lì i suoi soldi, sperando di partecipare alla crescita e quindi ai guadagni. In genere, nella realtà, paga tanto dei titoli sovraprezzati e se non vende al momento opportuno, compiendo una speculazione, ci rimette l’osso del collo. Acquistare titoli in ascesa non è mai un buon investimento. 

Gli investitori che ne sanno preferiscono analizzare le società di cui comprano azioni. Non guardano la quotazione nel momento ma preferiscono stimare il valore reale e potenziale dell’azienda. Considerano chi è l’amministratore, chi siede nel consiglio d’amministrazione. Insomma riflette sulla solidità. Quindi considera anche cosa produce, se quel bene ha delle unicità sul mercato e se quelle unicità rappresentano un valore e sono difficilmente replicabili a più bassi costi dai concorrenti. 

Preferisce comprare azioni non in ascesa, perché sa che poi cadranno, ma entrare nel mercato quando quei titoli sono sottostimati, magari anche in perdita. Punta sulla qualità e non si lascia influenzare dall’altalena del mercato minuto per minuto. 

L’investitore accorto va a caccia di azioni di realtà che potenzialmente possono crescere e non mette i suoi soldi su chi sta in ascesa conclamata. Applicare queste logiche di borsa e del buon investimento alla politica può essere un approccio originale. Abbiamo cercato di farlo sul mercato politico attuale e la domanda che ci siamo posti è: quali azioni di partito sarebbe logico comprare in questo momento? 

Chi è che è sottostimato e può crescere? Ci siamo dati una risposta: Forza Italia. I berluscones che da diverse parti davano per morti con la fine fisica del leader storico Silvio Berlusconi hanno retto. Non solo, stanno diventando la seconda forza politica del centrodestra scalzando la Lega. Ma c’è di più. Siamo alla vigilia del voto europeo. Forza Italia, a differenza degli alleati del centrodestra Carroccio e Fratelli d’Italia, si trova in un partito europeo forte: il Partito Popolare Europeo. Non sono schiacciati in formazioni minori come Salvini (troppo a destra) né in realtà piccole come i Riformisti e Conservatori di Giorgia Meloni. 

Forza Italia inoltre offre una rappresentanza caratterizzata dalla moderazione, dall’equilibrio, dal senso di misura. L’amministratore delegato Antonio Tajani incarna questi valori. E si tratta di valori che contano e che la gente tende ad acquistare in momenti di grande incertezza e paura. E in questo periodo ben due fronti di guerra, uno dei quali sostanzialmente in Europa (leggasi Ucraina), difficoltà sui commerci connesse, difficoltà nel reperimento delle materie prime, certi livelli di crisi dei vecchi sistemi di welfare (pensioni e sanità) un po’ di timori sul mercato politico li hanno introdotti. 

Il ragionamento che stiamo facendo parte dal livello nazionale, facendo i conti con le imminenti elezioni europee dell’8 e 9 giugno, ma vogliamo calarlo anche sulla dimensione locale viterbese. Anche qui troviamo un partito azzurro tutt’altro che morto e sicuramente sottostimato. Anche perché ci sono tutta una serie di fatti da tenere a mente. In primis la presidenza della Provincia che vede protagonista Alessandro Romoli. Quindi il risultato elettorale delle provinciali con i forzisti che hanno eletto in consiglio due rappresentanti. La metà di quelli eletti dalla corazzata di consensi FdI ma il doppio della Lega che è in caduta libera a tutti i livelli. Poi c’è dell’altro anche a Palazzo dei Priori. L’uscita dal consiglio di Ubertini ha fatto entrare il forzista Giulio Marini. Così Forza Italia ha nel comune capoluogo due consiglieri, la metà (un po’ meno in realtà) di Fratelli d’Italia ma il doppio della Lega. 

C’è dell’altro. Molte prime file che militavano tra gli azzurri, facendo la loro scommessa sul mercato della politica e attratti dalle quotazioni di borsa in ascesa di Fratelli d’Italia hanno lasciato il partito negli ultimi anni. Questo lo rende aperto alla formazione di una nuova classe dirigente che potrebbe rappresentare valore aggiunto se ben selezionata. Insomma l’azienda Forza Italia sembrerebbe destinata a una rinascita. Con le europee capiremo se le azioni saranno destinate a salire ma al momento un investitore attento qualche azione la comprerebbe. 

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