Backstage – Crisi in Comune e beghe personali

Backstage – Crisi in Comune e beghe personali

Homepage - La crisi a Palazzo dei Priori non è una novità e gli angelici fustigatori di oggi dovrebbero ricordare i lunghi periodi sulla graticola di Leonardo Michelini e le tre volte in cui Giulio Marini fu costretto a dimettersi perché proprio non si riusciva ad andare avanti. Insomma, al Comune di Viterbo i venti di contestazione sono una costante da almeno 10-12 anni a questa parte

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La crisi a Palazzo dei Priori non è una novità e gli angelici fustigatori di oggi dovrebbero ricordare i lunghi periodi sulla graticola di Leonardo Michelini e le tre volte in cui Giulio Marini fu costretto a dimettersi perché proprio non si riusciva ad andare avanti. Insomma, al Comune di Viterbo i venti di contestazione sono una costante da almeno 10-12 anni a questa parte. Ciò che maggiormente sorprende nell’attuale situazione è che gli scontri all’arma bianca riguardano essenzialmente i rapporti tra le forze di maggioranza: mai, almeno finora, è stata messa in discussione la figura del sindaco.

Un tentativo, sicuramente parziale, di ricostruzione è comunque doveroso per cercare di capire ciò che è successo e per individuare nei limiti del possibile gli sviluppi futuri. Lo scontro è di fatto tra Lega e Fratelli d’Italia, con Fondazione dalla parte dei salviniani e Forza Italia abbastanza defilata. Il primo scoglio sul quale si è infranta la coalizione è la delibera sull’affidamento della gestione della piscina comunale alla Federnuoto: scelta fortemente voluta dall’assessore al ramo, il fratelloitaliano De Carolis, e sostenuta a spada tratta dallo stesso Giovanni Arena. Da ricordare che la Federazione è guidata dal 2000 dal deputato Paolo Barelli, esponente di spicco di Forza Italia nel Lazio. Ha un’influenza questo sulle decisioni di sindaco e assessore? Non si sa, ma vale la pena non trascurare il dettaglio. Il capogruppo di FdI Buzzi si lamenta dei continui attacchi a De Carolis (nel mirino anche per la presunta Estate Viterbese, per il biglietto unico per i musei che nemmeno ci sono e ancora prima per il flop del villaggio natalizio, oltre che in generale per una gestione abbastanza personalistica delle deleghe) e lascia intendere che anche l’operato di altri assessori è criticabile.

Verrebbe da dire che le critiche sono più che motivate e che finora l’assessore a sport e turismo si è fatto solo notare per l’eleganza, ma di atti veramente efficaci se ne ricordano molto pochi. E poi, sì, ha ragione Buzzi a lamentarsi perché almeno la metà degli attuali membri della Giunta si sono distinti solo per inerzia e incapacità e dunque meritano di andare a casa. Ma c’è dell’altro: viene fuori infatti che l’attuale deputato Mauro Rotelli, per vicende legate alla sua attività di assessore della Giunta Gabbianelli, deve restituire al Comune 70mila euro (e altrettanti ne deve tirar fuori l’ex dirigente comunale Rossi): Backstage non sa come stanno realmente le cose e se queste somme sono ancora oggetto di contenzioso, ma qualora la cifra sia definita e definitiva allora Rotelli paghi e non cerchi di scaricare i suoi problemi personali sull’amministrazione comunale.

Sullo sfondo anche la vicenda del candidato a Civita Castellana. Lì Lega e FdI sono ai ferri cortissimi e salvo sorprese si presenteranno con due candidati distinti, facendo così il gioco del Pd che conta di portare il suo esponente al ballottaggio; il centrodestra, in una sorta di lotta fratricida, spera di piazzarne uno e poi di riunificarsi al secondo turno. Discorso del tutto ipotetico perché nessuno è in grado di dire oggi quanto è profonda la ferita e quanto tempo ci vorrà per rimarginarsi. In tutto questo il sindaco Arena è stato abbastanza agnostico e silente: ha sperato che le tensioni, che a lui non potevano non essere note, si scaricassero da sole e invece adesso dovrà metterci le mani in maniera seria. Un consiglio umilissimo: azzeri la giunta e poi la rifaccia diminuendo anche il numero degli assessori e circondandosi di gente capace e non di esecutori di ordini altrui e metta mano pure alla riorganizzazione della macchina comunale che fa acqua da diverse parti. Fare il sindaco è un onore, un onere e un privilegio, ma è una “medicina” mai prescritta da un medico.

Ps. Solo menti perverse potevano semplicemente immaginare che la crisi a Palazzo dei Priori nascondesse propositi di cambi di maggioranza e inciucioni vari sullo stile di quanto accaduto in Provincia. Evidentemente il caldo fa brutti scherzi…

 

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