Affitti non versati nella casse del Comune, c’è un’indagine della Guardia di Finanza. L’amministrazione Frontini aveva attivato già a novembre misure di verifica

Affitti non versati nella casse del Comune, c’è un’indagine della Guardia di Finanza. L’amministrazione Frontini aveva attivato già a novembre misure di verifica

Homepage - VITERBO - L'indagine potrebbe assumere una dimensione di grande rilevanza e portare sotto la lente degli inquirenti l'operato degli amministratori comunali del passato. Dal canto suo l'attuale amministrazione risulta avere attivato a poco più di un anno dall'insediamento una serie di misure volte a verificare la situazione affitti per potere intervenire. 

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VITERBO – La Guardia di Finanza sta portando avanti un’indagine sui presunti affitti non pagati e non riscossi dal Comune di Viterbo su appartamenti e negozi di sua proprietà. 

Secondo indiscrezioni i finanzieri avrebbero anche convocato negli uffici di via Cardarelli alcuni affittuari per sospetta morosità. Si tratterebbe di un filone d’inchiesta specifico volto a fare luce su un presunto ammanco di 400mila ventilato da più parti per affitti non riscossi anche per un decennio. Tutto da verificare comunque. Sulla questione potrebbe intervenire anche la Corte dei Conti per danno erariale a carico degli amministratori che si sono dati il cambio alla guida della città negli ultimi anni. 

La questione delle morosità sugli affitti come noto è stata sollevata pubblicamente dal consigliere Marco Bruzziches. Il consigliere ha lamentato pubblicamente di non essere ascoltato su questo fronte. 

L’assessore al Patrimonio Elena Angiani invece, intervistata da La Fune nello scorso mese di novembre (prima che scoppiasse il caso Bruzziches quindi) aveva raccontato lo stato delle cose in quel momento.

“Non siamo degli sceriffi e non intendiamo giocare questo ruolo – aveva dichiarato l’assessore al Patrimonio Elena Angiani -. Però la situazione che abbiamo trovato è un po’ fumosa e il nostro operato punta a scattare una fotografia esatta e aprire dei ragionamenti là dove venissero trovate cose non a posto”. 

I fatti sono questi: Palazzo dei Priori già dallo scorso novembre si stava muovendo su due binari. Il primo è quello che va dritto dritto sugli appartamenti del Comune. Qui è stata incaricata una società esterna, come previsto dalla normativa vigente sulla materia, per stilare un report su tutte le proprietà comunali dove vivono singoli e famiglie. 

La questione è che potrebbe esserci qualcuno che non ha più i requisiti necessari a mantenere l’appartamento o addirittura potrebbe verificarsi che la persona a cui il Comune aveva dato una casa sia morta e ora questo bene sia magari anche tenuto libero ma non riconsegnato dai figli. Poi potrebbero esserci affitti non i linea con i prezzi odierni e contratti scaduti. 

“Sugli appartamenti la società incaricata sta procedendo con il personale degli uffici per una sorta di censimento appartamento per appartamento. Poi tutti i dati saranno oggetto di valutazione e si deciderà dove intervenire”, aveva spiegato l’assessore Angiani.

Sui negozi di proprietà comunale, una trentina e quasi tutti nel centro storico, stavano già lavorando a novembre direttamente i dipendenti comunali del Patrimonio. Avevano inviato una lettera dove davano venti giorni di tempo ai commercianti in affitto presso il comune per presentare le ricevute di pagamento degli ultimi cinque anni. “Da lì partiremo, senza traumi, per una serie di ragionamenti specifici – aveva precisato l’assessore -. Nel caso di persone indietro con i pagamenti, magari di cifre importanti, siamo pronti a sviluppare un piano di rientro. Nel caso di affitti non in linea con gli attuali prezzi di mercato sarà necessario effettuare un adeguamento e dove troveremo contratti scaduti dovranno essere rinnovati”.

L’indagine potrebbe assumere una dimensione di grande rilevanza e portare sotto la lente degli inquirenti l’operato degli amministratori comunali del passato. Dal canto suo l’attuale amministrazione risulta avere attivato a poco più di un anno dall’insediamento una serie di misure volte a verificare la situazione affitti per potere intervenire. 

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