Tutti gli ultimatum disattesi di Capitoni e Ncd a Meroi

Tutti gli ultimatum disattesi di Capitoni e Ncd a Meroi

Editoriali - Questi ultimatum sono da ritenersi credibili? E se cadesse davvero questa amministrazione provinciale dispiacerebbe a qualcuno? L'unica cosa certa, secondo me, è che la provincia di Viterbo ancora una volta si dimostra un pessimo spot per la politica.

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«O Meroi ci ascolta “entro mezzanotte, entro domani, entro ieri, entro la prossima settimana” o lasciamo la maggioranza». Aut aut lanciato, aut aut rimangiato. In settimana scade l’ennesimo ultimatum (siamo almeno al terzo in poche settimane) del Nuovo Centrodestra viterbese e del suo capogruppo in consiglio provinciale Bruno Capitoni al presidente Marcello Meroi reo di aver nominato una giunta tecnica invisa al maggior partito della coalizione che lo sostiene: il Nuovo Centrodestra.

Gli alfaniani hanno infatti 6 consiglieri, su una maggioranza che ne conta in totale 13. Non pochi. È evidente che una eventuale uscita dalla coalizione da parte di Ncd ucciderebbe definitivamente l’amministrazione provinciale, ma ormai questi ultimatum sono da ritenersi credibili? E se cadesse davvero questa amministrazione provinciale dispiacerebbe a qualcuno?

L’unica cosa certa, secondo me, è che la provincia di Viterbo ancora una volta si dimostra un pessimo spot per la politica.

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