Talete, ora Zingaretti può commissariare i comuni rimasti fuori. Rotta verso il gestore unico
Politica - Un decreto del governo conferisce da oggi il potere al presidente della Regione Lazio di commissariare i comuni che rifiutano di entrare in Talete. Una scolta storica.
Da oggi Nicola Zingaretti può commissariare i 28 comuni della Tuscia che ancora non sono entrati in Talete. Un decreto del governo gli conferisce da questo 11 novembre il potere di far rispettare la legge Galli, disattesa fino a oggi da una fetta consistente di municipi del Viterbese.
E che Zingaretti ha intenzione di utilizzare questo strumento per vincere le pluriennali resistenze dei sindaci è apparso abbastanza chiaro durante la sua ultima visita a Viterbo, in occasione dell’incontro organizzato da Panorama.
E’ quindi questione di tempo e assisteremo alla scomparsa della famosa “acqua del sindaco”. Sul fronte acqua sono all’orizzonte tante altre novità. La stessa Talete infatti è in odore di superamento. Affrontare le gravi criticità che ha il sistema idrico della Tuscia sembrano possibili solo all’interno di un quadro più ampio, con un gestore regionale unico.
E Zingaretti sembra guardare con interesse ad Acea, già al lavoro su questa strada del gestore regionale unico in Toscana.