“Sforbicia Italia”, Rete Imprese Italia: “Le Camere di Commercio sono essenziali”

“Sforbicia Italia”, Rete Imprese Italia: “Le Camere di Commercio sono essenziali”

Politica - Le forbici del governo Renzi sembrano voler mirare anche agli enti camerali. Ecco come la pensano gli imprenditori riuniti in Rete Imprese Italia.

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cameracRete Imprese Italia critica sullo “sforbicia Italia” del governo Renzi. Ieri vi abbiamo dato la notizia degli enti territoriali messi nel mirino dal “rottamatore”. Tra questi anche le Camere di Commercio. Ci siamo posti, in chiusura dell’articolo, una domanda su come la notizia fosse stata presa dalle associazioni di categoria locali, al lavoro in questi mesi per la nomina di un nuovo presidente dell’ente di via Fratelli Rosselli.

 

Intanto Rete Imprese Italia, che raggruppa una parte delle associazioni (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) che partecipano alla vita delle Camere di Commercio, ha inviato una nota stampa piuttosto critica sull’intenzione, ventilata, di abolire gli enti camerali.

 

IL COMUNICATO DI RETE IMPRESE ITALIA

 

“Le Camere di Commercio costituiscono uno strumento importante ed essenziale che in questi anni ha sempre accompagnato e sostenuto le imprese italiane, dal credito ai processi di aggregazione, innovazione e internazionalizzazione, ed ha svolto un ruolo prezioso nella lunga crisi attraversata dalla nostra economia. Il sistema camerale si può e si deve riformare, con l’obiettivo di raggiungere una maggiore efficienza. Tuttavia, la sua eliminazione sarebbe un grave errore: le funzioni che le Camere svolgono attualmente verrebbero infatti disperse tra numerosi enti, con il rischio di accumulare ulteriori inefficienze e complessità burocratiche”. Così le cinque associazioni che compongono Rete Imprese Italia (Casartigiani, Cna, Confartigianato, Confcommercio e Confesercenti) commentano la ventilata soppressione delle Camere di Commercio.

 

“Non confondiamo le funzioni con i soggetti. Le imprese, in particolare quelle di piccola dimensione, hanno necessità di disporre di funzioni di certificazione dei soggetti economici che oggi sono svolte dal Registro delle imprese presso le Camere di commercio e che da questo database derivano. Così come hanno necessità di disporre di funzioni di promozione per l’internazionalizzazione, per il sostegno al credito, per la creazione di reti, per lo sviluppo delle economie locali. Per svolgere questi compiti, se non ci fossero, dovremmo costituire delle Camere di Commercio. D’altro canto, organismi come le Camere di Commercio italiane esistono in tutti i Paesi OCSE e in tutta l’Unione Europea e sono un felice connubio pubblico-privato”.
“Se vogliamo favorire la crescita economica del Paese e la sua competitività – continuano gli imprenditori – è necessario puntare ad una innovazione del sistema camerale esistente, che rappresenta una espressione di democrazia economica e un valore aggiunto per lo sviluppo e la promozione delle economie del territorio in quanto, in particolare, coinvolge le imprese di minore dimensione”.

 

“Rete Imprese Italia ritiene però – concludono gli imprenditori – che una sana spending review sia auspicabile anche nel sistema camerale. Questa riforma dovrebbe intervenire su quattro punti principali: 1) razionalizzazione del numero delle Camere di Commercio; 2) riordino delle aziende speciali controllate; 3) miglioramento del processo di governance; 4) individuazione delle funzioni di servizio prioritario per le Pmi”.

Foto Fisioterapy Center

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