Secondo disastro ambientale per il fiume Treja: individuati i responsabili

Secondo disastro ambientale per il fiume Treja: individuati i responsabili

Cronaca - Secondo disastro ambientale in pochi anni per il fiume Treja (Calcata). Le foto del parco e del disastro. I responsabili sono già stati individuati, ma che peccato.

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Disastro ambientale nel fiume del Treja: individuati i responsabili. La notizia dell’inquinamento del fiume è dei giorni scorsi ed è stata comunicata dall’Ente Parco Regionale che gestisce la vallata tra le provincia di Roma (Mazzano Romano) e Viterbo (Calcata).

Lo sversamento di sostanze tossiche che ha inquinato le acque del fiume Treja, che ha provocato la morte di numerosi pesci e che è avvenuto mercoledì, è stato causato dal cedimento di una vasca di accumulo nel comune di Nepi. “Il disastro ambientale – scrive il Parco – è gravissimo. È stata compromessa la vita biologica del fiume e azzerata la presenza di fauna ittica. Si era quasi certi – spiegano – che l’origine fosse riconducibile ad un allevamento zootecnico che si trova nel comune di Nepi. Da quanto accertato, una massa di liquami proveniente da una vasca di accumulo che ha ceduto, si è riversata nel fiume”.

Il disastro del Treja rappresenta un gravissimo danno ambientale e anche una ferita sociale, considerando il valore affettivo che ogni abitante ha per quello che considera il ‘suo’ fiume – queste le parole del presidente Gianluca Medici, che continua – il Parco farà l’impossibile affinché, una volta accertate le responsabilità, siano pagati i danni. Ma quello che ci sta più a cuore non è la pena pecuniaria, quanto la sicurezza ambientale che, con le dovute prevenzioni, possa evitare il ripetersi di situazioni di questo tipo.”

Un disastro simile, con analoghi effetti, già si verificò nella primavera del 2010. I pesci, scomparsi completamente, erano tornati lentamente a ripopolare le acque del fiume, solo da poco. L’inquinamento attuale ha nuovamente sconvolto gli equilibri naturali, incidendo sull’intero ecosistema fluviale, uccidendo ogni forma di vita.

 

Foto Fisioterapy Center

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