Rotelli (Fdi): “Voucher per l’innovazione. Ennesimo flop”
Elezioni 2018 - "Il bando per accedere ai voucher per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese rischia di diventare l’ennesimo flop e l’ennesima delusione per chi ha scelto di puntare sull’innovazione come strumento per far crescere la propria azienda". Così il candidato alla Camera per il centrodestra Mauro Rotelli.
“Il bando per accedere ai voucher per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese rischia di diventare l’ennesimo flop e l’ennesima delusione per chi ha scelto di puntare sull’innovazione come strumento per far crescere la propria azienda”. Così il candidato alla Camera per il centrodestra Mauro Rotelli alle elezioni del 4 marzo.
“Al bando – continua Rotelli -, come ricordato dal Presidente nazionale di CNA Daniele Vaccarino e come ribadito dalla segreteria provinciale Luigia Melaragni, hanno partecipato oltre 90mila imprese a fronte di uno stanziamento di 100 milioni di euro che rischia di vanificare lo sforzo di progettazione messo in campo da un’intera generazione di imprenditori riducendo il contributo a poco più di 1000 euro per proposta.
Non è così che possiamo immaginare di rilanciare il tessuto delle imprese, nella Tuscia e nel paese. Non è così che possiamo immaginare di fare innovazione. L’innovazione deve essere l’asse strategico attorno a cui disegnare un futuro diverso.
Un futuro prossimo in cui dobbiamo saper favorire il cambiamento con politiche di ampio respiro e che rispondano a una visione di lungo periodo in grado di leggere le opportunità su scala internazionale.
In questi giorni di campagna elettorale, nei tanti incontri fatti con imprenditori e associazioni di categoria, ho raccolto una grande energia e una altrettanto grande disponibilità a cominciare a pensare insieme la Tuscia del futuro che deve crescere intorno alle ricchezze e alle eccellenze che abbiamo saputo conservare e costruire nel tempo.
Nessuno ha chiesto sostegno economico ma tutti hanno sottolineato l’importanza di fare sistema. Di condividere idee e progetti. Di fare innovazione cominciando a cambiare il nostro modo di pensare. Se questi sono i segnali che arrivano dal governo nazionale, io penso che dobbiamo andare in direzione opposta.
Di occasioni perse sulla via del cambiamento ne abbiamo viste fin troppe. Cominciamo invece seriamente a costruire quella rete di confronto di cui abbiamo assolutamente bisogno e per la quale mi dico, fin da subito, disponibile”.