‘RispettiAMO la vita’, un seminario MIP 2014 utile per capire l’importanza di educare alle emozioni

‘RispettiAMO la vita’, un seminario MIP 2014 utile per capire l’importanza di educare alle emozioni

Cronaca - L'educazione al rispetto per la vita è un tema di stretta attualità, soprattutto se pensiamo ai purtroppo sempre più frequenti casi di violenza sulle donne. Il MIP chiude la sua seconda settimana con un seminario sul tema.

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Chiude la seconda settimana del Maggio di Informazione Psicologica nella Tuscia un appuntamento che mette al centro il rispetto della vita. A condurlo la psicologa e psicoterapeuta Marisa Nicolini, interverrà il maresciallo Giovanna Dominioni, responsabile dell’associazione ‘Donne per la Sicurezza’ onlus di Viterbo e Provincia. L’incontro, dal titolo ‘RispettiAMO la vita: prevenzione dell’impulsività e della dipendenza affettiva’ è in cartellone per sabato 17 maggio presso lo studio Nicolini (Via A. Polidori 5, Viterbo) per le ore 15.30.

 

Il seminario è rivolto particolarmente a genitori e insegnanti, nella convinzione che i valori del rispetto della vita e delle differenze individuali debbano essere trasmessi alle nuove generazioni fin dalla prima infanzia, ma è aperto a tutti coloro che vogliono approfondire la conoscenza sui meccanismi bio-psico-sociali dell’aggressività. Abbiamo intervistato la dottoressa Nicolini per introdurre al meglio l’argomento.

 

Cosa si intende per educazione al rispetto della vita?

 

Il seminario, condotto insieme al maresciallo Giovanna Dominioni, responsabile dell’associazione ‘Donne per la Sicurezza’ onlus – Sez. Viterbo e provincia – affronterà il tema del rispetto della vita in quanto rispetto dell’altro, del diverso da sé, quale prerequisito per la prevenzione dei possibili agiti impulsivi e aggressivi nella coppia e nella famiglia.

 

È un tipo di prevenzione che può essere effettuata a tutte le età?

 

Considerati i tempi dello sviluppo fisiologico del cervello umano, occorre intervenire educativamente nelle fasi di maggiore ricettività, tipicamente nell’età evolutiva. Ecco perché ci rivolgiamo in particolare ai genitori e agli insegnanti delle scuole primarie e secondarie.

 

Come?

 

I bambini e i ragazzi devono imparare a convivere e a rispettare ciò che è diverso, a confrontarsi con i dinieghi e a tollerare le frustrazioni, ossia a rinviare la soddisfazione dei desideri. In caso contrario si struttura una modalità di pensiero del tipo “voglio tutto e subito”, che predispone alla scarica immediata della pulsione = impulsività.

 

Come definirebbe l’aggressività?

 

Nel senso che tratteremo nel seminario l’aggressività è il modo per ottenere ciò che si desidera, esercitando il potere del più forte al fine di mantenere il possesso e il controllo sulla persona “amata”.

 

Cosa può aiutare a contenerla e limitarla?

 

L’educazione alle emozioni, affinché si impari a gestire, ad esempio, la rabbia di sentirsi rifiutato, o a volte anche solo contraddetto, o la frustrazione perché l’altro – che è sempre diverso da noi – intende proseguire nella vita in modo differente. Senza una simile costruzione, che chiama in causa la maturazione e l’utilizzo di modalità adulte di governare gli impulsi e soddisfare i bisogni, l’individuo è preda della propria istintività e a rischio di comportamenti violenti.

 

Il seminario è gratuito, come tutti gli appuntamenti organizzati all’interno del Maggio di Informazione Psicologica, ma a numero chiuso. Pertanto è necessario iscriversi attraverso il sito www.psicologimip.it.

 

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