Riduzione bollette alle piccole e medie imprese, Confartigianato: “Provvedimento a basso impatto, così non si va da nessuna parte”

Riduzione bollette alle piccole e medie imprese, Confartigianato: “Provvedimento a basso impatto, così non si va da nessuna parte”

Cronaca - Tagli alle bollette energetiche per le piccole e medie imprese, le decisioni del governo vanno riviste. A lanciare l'appello è Confartigianato.

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Solo meno del 15% delle piccole imprese e degli artigiani associati a Confartigianato beneficeranno dei provvedimenti annunciati dal Governo per ridurre il costo delle bollette elettriche delle Pmi. In base alle previsioni dell’associazione infatti, avranno un impatto positivo soltanto il 6% circa degli utenti in media tensione, che potrebbero raggiungere un risparmio in bolletta intorno a 5mila euro annui, e solo il 9% degli utenti alimentati in bassa tensione con potenza superiore a 55 kW, che potrebbero avere un risparmio di 3mila euro all’anno.

 

“La previsione effettuata in base alle ipotesi avanzate dal Ministero dello Sviluppo Economico sul pacchetto di interventi sul costo dell’energia è insoddisfacente e inaccettabile – commenta Andrea De Simone, direttore di Confartigianato imprese di Viterbo –. L’intervento governativo non può limitarsi a favorire una percentuale così irrisoria. L’annunciata volontà di intervenire sul rilancio della micro e piccola imprenditoria nostrana rischia di sfumare dinanzi a numeri che non soddisfano neppure le più timide aspettative”.

 

Secondo i dati stimati da Confartigianato, le Pmi interessate dai provvedimenti rappresenteranno meno del 15% su un totale di circa 275mila imprese, di cui 105mila collegate in media tensione e 170mila collegate in bassa tensione con potenza impegnata inferiore a 55kW, che rientrano nei parametri fissati dalle anticipazioni del piano ministeriale. “La soglia di 55 kW di potenza individuata per le imprese che godranno di sconti in bolletta è troppo alta – incalza De Simone – e, anziché premiare le nostre aziende, finirà per penalizzarle. Ancora una volta”. Di fatto verrebbe esclusa un’ampia platea di piccoli imprenditori, gli stessi che finora, a causa di un sistema squilibrato di oneri fiscali e parafiscali sul costo dell’energia, hanno ricevuto bollette quasi uguali a quelle delle aziende di media dimensione.

 

“Ci aspettiamo un pacchetto di interventi che sia effettivamente incisivo e che cambi bruscamente la rotta che finora è stata imposta alle nostre Pmi – continua il direttore provinciale –. Auspichiamo un abbassamento della soglia applicabile che vada ad allargare il numero degli imprenditori beneficiari., sottolineando come che si potrebbero garantire i risparmi attesi in bolletta andando a tagliare agevolazioni quali l’interrompibilità e alcuni sussidi incrociati”.

 

Il piano di interventi annunciato dal Governo contiene una spinta positiva che dev’essere sviluppata in maniera più consona alle esigenze delle Pmi: queste ultime per la prima volta, sono i soli soggetti destinatari di un progetto caratterizzato dalla volontà di tagliare le agevolazioni inique che vanno ad accumularsi con quelle precedenti e che, finora, hanno interessato per lo più le imprese di grandi dimensioni. Infine, in merito alla possibile eliminazione del “mercato di maggior tutela”, bisogna sottolineare l’importanza della trasparenza sulla formazione dei prezzi sul libero mercato per evitare il rischio di lasciare le imprese isolate, senza i mezzi che permettano loro di valutare gli effettivi vantaggi del mercato libero.

Foto Fisioterapy Center

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