Ordinanza ‘Ammazza Estate’, alcuni consiglieri contro la decisione di Michelini

Ordinanza ‘Ammazza Estate’, alcuni consiglieri contro la decisione di Michelini

Politica - L'ordinanza "ammazza estate" è tornata. Michelini l'ha firmata e messa in vigore da domani sera. Alcuni consiglieri, anche della stessa maggioranza, però non ci stanno.

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localiUltima sera di “alcol libero” a Viterbo. Da domani scatta il coprifuoco, a cui la città è abituata da qualche anno. Alle 22 il primo paletto: stop al consumo di alcolici e bevande in vetro al di fuori delle pertinenze del locale d’acquisto. A mezzanotte esatta il secondo stop: niente alcolici da asporto. Per i trasgressori multe da 25 a 500 euro.

 

L’ordinanza, firmata dal sindaco Leonardo Michelini, continua nel solco già tracciato da Giulio Marini. Per il primo cittadino si tratta di un provvedimento in linea con molte altre città, utile per il pubblico decoro e la pubblica sicurezza. Ma non tutti nella maggioranza sono sulla stessa lunghezza d’onda. Anzi, i consiglieri giovani del Pd hanno unito la propria voce con i coetanei dell’opposizione per esprimere un pensiero diverso. Martina Minchella, Alessandra Troncarelli, Melissa Mongiardo e Marco Ciorba della maggioranza hanno firmato un comunicato congiunto con Chiara Frontini di Viterbo2020 e Antonella Sberna di Forza Italia. La posizione è netta, basta pensare che hanno ribattezzato il provvedimento di Michelini ‘l’ordinanza ammazza estate’. 

 

IL COMUNICATO CONTRO L’ORDINANZA ‘AMMAZZA ESTATE’

 

Come giovani consigliere e consiglieri comunali ci spiace constatare come anche quest’anno si sia persa l’occasione per invertire una tendenza che già in passato avevamo criticato.

La nuova versione dell’ordinanza “Ammazza estate”, peraltro addirittura più restrittiva di quella contro cui c’eravamo fermamente espressi gli scorsi anni, non solo replica gli stessi errori delle precedenti, ma soprattutto vanifica il lavoro che noi tutti avevamo fatto per proporre delle alternative alla pura e semplice restrizione stile “coprifuoco”.

E, ancor più grave, contraddice in toto la volontà espressa dal consiglio comunale che esattamente un anno fa votava all’unanimità – con l’astensione del sindaco e alcuni consiglieri – un ordine del giorno che prevedeva l’adozione di provvedimenti differenti, che puntassero sull’educazione e la prevenzione contro l’abuso di alcol da parte dei giovani e sulla concertazione tra questi, residenti, e commercianti.

Riteniamo, infatti, che le legittime necessità di ognuna di queste categorie possano essere conciliate se c’è la volontà reciproca di assumersi responsabilità e rispettarsi a vicenda, in un’ottica di civile convivenza: riconosciamo il diritto dei residenti di non trovarsi bottiglie e residui vari (ahinoi, anche umani spesso) sul portone di casa, il diritto dei commercianti di portare a casa il pane e quello dei giovani di fruire del centro e renderlo vivo.

Siamo molto rammaricati nel vedere che l’ordinanza è stata emanata senza consultare il gruppo di lavoro e in totale contrasto con quanto espresso dal consiglio e dai coordinamenti giovanili. Auspichiamo che ci possa essere un ripensamento da parte del primo cittadino e una maggiore disponibilità a raggiungere con la città e con noi una scelta condivisa.

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