Mozione “sfiducia Michelini” a quota 7 firme. Mancano i forzisti e Taborri

Mozione “sfiducia Michelini” a quota 7 firme. Mancano i forzisti e Taborri

Politica - La mozione di sfiducia al sindaco preparata dai Cinque Stelle lievita piano piano. Per portare il documento alla discussione servirebbe la firma di tutta l'opposizione più due della maggioranza.

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Raggiunge quota 7 firme la mozione di sfiducia al sindaco Leonardo Michelini. L’iniziativa lanciata dal consigliere dei Cinque Stelle Gianluca De Dominicis ha incassato proprio durante il consiglio comunale di ieri altre due firme, quelle dei consiglieri di Fratelli d’Italia Luigi Buzzi e Gianluca Grancini.

Avevano già firmato Gianmaria Santucci di Fondazione, Chiara Frontini di Viterbo2020 e due membri del gruppo misto Vittorio Galati ed Elpidio Micci. Per poter discutere e votare la mozione di sfiducia al sindaco, che sarebbe un atto politico significativo, servono 13 firmatari. Quindi servirebbe l’adesione al documento di tutta l’opposizione più almeno due uomini della maggioranza.

Al momento tra le fila dell’opposizione manca la firma dei forzisti Giulio Marini, Antonella Sberna e Claudio Ubertini e quella della new entry del gruppo misto Goffredo Taborri. Ma la novità delle ultime ore si è consumata in casa azzurra. La base del partito ha infatti inviato una lettera aperta al coordinatore Ubertini dove chiedono di incontrarsi e discutere sull’opportunità di firmare o meno la mozione di sfiducia.

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