Michelini rilancia sul consigliere di legalità: “non mi fido”

Michelini rilancia sul consigliere di legalità: “non mi fido”

Politica - Durante il terzo appuntamento in parrocchia, questo volta alla Sacra Famiglia del Salamaro, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini non ha cambiato registro e ha ripetuto ossessivamente gli stessi temi dei due precedenti incontri.

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Michelini chiude la settimana dedicata ai cittadini tornando a parlare della vicenda dei rifiuti, dell’inchiesta Vento di Mestrale e rilancia sul consigliere di legalità. Durante il terzo appuntamento in parrocchia, questo volta alla Sacra Famiglia del Salamaro, il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini non ha cambiato registro e ha ripetuto ossessivamente gli stessi temi dei due precedenti incontri.

Dall’impossibilità secondo l’amministrazione dei rescindere il contratto con Viterbo Ambiente, al consigliere di legalità, alla stranezza dello 0,2% di ribasso, all’appalto assegnato per la qualità del progetto presentato.

“Il contratto – ha detto Leonardo Michelini – poteva essere fatto meglio. Siamo stati subissati dalle proteste dei cittadini e abbiamo attivato gli uffici per verificare che fosse tutto apposto. Quando non lo era abbiamo applicato le penalità previste”. E poi sul ruolo degli uffici comunali e la necessità di un consigliere di legalità. “Non mi fido più del confronto tra comune e imprese in materie così complesse. Ci serve un parere esterno che legittimi le scelte e tuteli la città perché Viterbo ha bisogno di servizi efficienti”.

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