Michelini a Santa Barbara: “3.000 firme? Non ho visto gazebo pieni”

Michelini a Santa Barbara: “3.000 firme? Non ho visto gazebo pieni”

Politica - Michelini risponde alle critiche della minoranza e della raccolta firme dell'opposizione. Insieme a Luisa Ciambella ha elencato le cose fatte e spiegato la vicenda di Viterbo Ambiente

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Il sindaco Leonardo Michelini incontra i cittadini a Santa Barbara e ripete le risposte date ai giornalisti sulla vicenda rifiuti. Con lui la vicesindaco Luisa Ciambella che, come lui, elenca i problemi già annunciati. Un incontro, il primo di tre (leggi qui), voluto dal sindaco che ha deciso di rilanciare così rispetto all’offensiva della minoranza sui temi dei rifiuti e della raccolta firme per mandarlo a casa. Ed è proprio all’opposizione che si rivolge quando parla delle “presunte” 3.000 firme. “Quando mi sono candidato io alla primarie votarono 3.500 persone e i gazebo sono stati pieni per 12 ore consecutive. Io tanta gente non l’ho vista domenica”. Insomma il numero delle firme non convince il sindaco Michelini che torna spesso sul tema centrale dell’incontro: la trasparenza.

“Non abbiamo niente da nascondere, questi incontri sono un atto di onestà”. Si parla e riparla di rifiuti e dei tagli del Governo, niente di nuovo se non la volontà di mandare l’appalto “per cui ci fu un ribasso del solo 0,2% su oltre 50 milioni di euro” all’autorità nazionale anticorruzione guidata da Raffaele Cantone. Insomma un appalto sospetto che va controllato. Peccato che siano passati 2 anni dal suo insediamento e che prima non ci abbia pensato nessuno.

“L’amministrazione è sana, da parte nostra – spiega – c’è impegno e buona fede”. Poi Michelini ha parlato di Santa Barbara, della palestra che tanto divide “ma che sarà stimolo per i cittadini che creeranno associazioni per gestirla e sarà una occasione di sviluppo”, poi la scuola materna che si sta costruendo “che costa troppo, 3 milioni di euro, ma ormai c’è e va bene così” e infine l’asilo nido che invece costerà solo 500.000€. Infine la stoccata sui disservizi Michelini la rivolge ai dipendenti comunali che “non dovrebbero lasciare il sindaco a verfiicarli, ma dovrebbero loro segnalarli”.

Luisa Ciambella ha elencato i tagli del Governo, la situazione di Talete e di Esattorie Spa e ha spiegato il perché della mancata rescissione del contratto con Viterbo Ambiente. “Ci esponevamo a potenziali ricorsi dell’azienda e non potevamo cessare il servizio essendo questo indispensabile”. Per questo ora si darà tutto in mano ad un legale per capire se si può o meno rescindere. Ma anche in questo caso, non si capisce perché ci si sia arrivati solo dopo 2 anni di lamentele da parte dei cittadini.

Alla fine all’appuntamento, esclusi politici e giornalisti, c’erano una trentina di cittadini.

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