M5S: “sì alla Carta di Pisa, ma: non è solo Rossi in conflitto di interessi”. Stoccate poi ai «consiglieri delle frazioni»

M5S: “sì alla Carta di Pisa, ma: non è solo Rossi in conflitto di interessi”. Stoccate poi ai «consiglieri delle frazioni»

Politica - De Dominicis alla maggioranza: "sì alla Carta di Pisa, ma non solo per Rossi". Il consigliere del 5 Stelle poi ai «consiglieri delle frazioni»: "Viterbo è Viterbo, non si può scindere tra frazioni".

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De Dominicis alla maggioranza: sì alla Carta di Pisa, ma non solo per Rossi perché “anche Delli Iaconi è in conflitto di interessi per Expo2015”. Il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Viterbo interviene nel dibattito pubblico riguardante il conflitto di interessi di Filippo Rossi che consisterebbe nel suo doppio ruolo di amministratore di Viterbo e direttore artistico di Caffeina. De Dominicis, intervistato durante Sbottonati questa mattina, ha precisato la posizione grillina sul tema.

“La Carta di Pisa è il minimo sindacale. Le stesse regole che ci poniamo dentro al Movimento sono molto più stringenti di questo testo che comunque approviamo. Però non possiamo approvarlo ad personam per la situazione di Filippo Rossi. Ad esempio lo stesso Delli Iaconi è in conflitto di interessi per Expo2015 e ci sono anche consiglieri legati alla vicenda giudiziaria del Cev”.

Il consigliere parla poi del rapporto Maggioranza-Movimento 5 Stelle. “Abbiamo tenuto un atteggiamento costruttivo, ma le loro aperture, come sul regolamento per i contributi alle realtà culturali, sono state poi disattese”. E il riferimento è alla convenzione stipulata prima con l’Ente San Pellegrino in Fiore e poi Caffeina che aggirerebbe il regolamento approvato. “Insomma – spiega – gradiremmo che la nostra posizione fosse accolta dalla maggioranza”.

De Dominicis infine lancia una stoccata ai “consiglieri delle frazioni” che hanno disertato lo scorso consiglio comunale per protesta contro la gestione dei fondi proprio per le frazioni. “Non accetto questo comportamento verso la città. Quando veniamo eletti siamo rappresentanti di tutti i cittadini. Non si può scindere tra frazioni e sotto frazioni e la gestione della città è unica. Insomma Viterbo è Viterbo, punto”.

 

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