L’ansia, conoscerla per sconfiggerla. Intervista con la psicologa Monia Cosimi

L’ansia, conoscerla per sconfiggerla. Intervista con la psicologa Monia Cosimi

Cronaca - Come affrontare l'ansia? E' questo uno degli argomenti messi al centro del Maggio di Informazione Psicologica 2014.

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ansia‘La gabbia dell’ansia’ al MIP 2014. Un incontro curato dalla psicologa Monia Cosimi. Appuntamento giovedì 22 maggio a Viterbo, ore 16,30, presso la sala Cesare Pavese della Biblioteca A. Anselmi (viale Trento, 24). Abbiamo intervistato la dottoressa Cosimi per introdurre l’argomento del seminario.

 

Come definirebbe l’ansia?

 

 

L’ansia è la risposta fisiologica alla paura. Molti credono che sia un’emozione o semplicemente uno stato d’animo improvviso. Non è proprio così. L’ansia si genera da un pensiero di paura o di pericolo. Tutte le volte infatti che ci troviamo in una situazione pericolosa, in cui è a rischio la nostra incolumità fisica o c’è la possibilità che questo accada, il nostro corpo risponde con una serie di attivazioni fisiologiche che definiamo appunto sotto il nome di ansia. Quindi è “semplicemente” la risposta del nostro corpo in difesa di un evento pericoloso o che ci genera paura.

Per pericolo non si intende solo incolumità fisica, ma anche pericolo sociale o verso la propria autostima. Esempio: fare una brutta figura, mostrarsi sbagliati o scocchi, l’idea che molto probabilmente potremmo contrarre malattie o infezioni o passare per malati, dunque emarginabili ecc.

 

 

Esistono persone che non ne hanno?

 

 

Come accennavo prima l’ansia è una difesa del nostro corpo, totalmente innata e quindi non può esistere una persona o più persone che non hanno lo stato ansioso. Infatti l’attivazione di questo processo, avviene nella parte arcaica del nostro cervello detta “amigdala”, una specie di chiocciola dove il cervello gestisce l’emozione e in particolar modo la paura. Sarebbe anche pericoloso, paradossalmente, non provare l’ansia. Senza di essa non potremmo reagire o agire a uno stato pericoloso e questo ci esporrebbe a pericoli o a morte.

 

 

E’ vero che va distinto tra un’ansia positiva e una negativa? Cosa le differenzia?

 

 

Sì, esistono questi due tipi di ansia. Quel tipo di ansia che ci protegge e ci rende pronti, iper vigili, attenti e pronti all’azione di fronte agli imprevisti o alle tensioni della vita. Per esempio: correre verso una meta per noi importante,  affrontare un’interrogazione o tenere un discorso in pubblico ecc , è l’ansia positiva. Quando invece, la stessa attivazione ci blocca, ci impedisce di essere liberi di agire e la paura diventa terrore, quando evitiamo di vivere, esporci, uscire, essere noi stessi,  allora si parla di ansia negativa. Esmpio: parlare in pubblico e iniziare a balbettare o evitare di farlo per la paura di una brutta figura o di sbagliare.

 

 

E’ difficile tenere a bada l’ansia negativa? Esistono delle tecniche semplici per farlo?

 

 

E’ difficile tenere a bada l’ansia, soprattutto per le persone che vivono l’ansia negativa da molto tempo. Come detto prima, è un meccanismo che fa parte dell’essere umano, un sistema di protezione, come il provare dolore quindi è difficile da controllare, ma non impossibile. L’ansia non può essere eliminata ma può essere gestita. Innanzi tutto dovremmo imparare a renderci consapevoli di quello che scatena l’ansia, quale pensiero, in quale situazione e di come si manifesta tale fenomeno. Quando si soffre di un qualsiasi problema di ansia, si passa molto tempo a preoccuparsi per cose brutte che potrebbero accadere a noi o ai nostri cari. Più si focalizza l’attenzione sugli eventi negativi e ci si preoccupa che possano capitare, più si è propensi a credere che accadranno sul serio. I pensieri estremi conducono a reazioni emotive estreme. L’ansia può essere un’esperienza piuttosto intensa, che provoca sensazioni fisiche e mentali molto forti. Alcune persone ansiose interpretano male i sintomi fisici intensi e li giudicano pericolosi, come segni di un’incombente minaccia. Capire e accettare le più comuni sensazioni fisiche legate all’ansia, senza pensare che siano pericolose, evita di aggiungere altri motivi di preoccupazione.

 

 

Esistono  alcuni principi chiave per prendere di mira l’ansia e sconfiggerla. 

 

 

1.Vincere senza combattere: cercare di controllare l’ansia può farvi sentire ancora più ansiosi e ancora più a lungo. La domanda più frequente è: “Va bene affrontare le paure, ma cosa devo fare quando mi sento in ansia?”. La risposta è niente, o quasi. Accettare e tollerare l’ansia è il modo più efficace per farla passare più in fretta. 2.Sconfiggere la paura con la paura: il processo di affrontare deliberatamente la paura e rimanere nella situazione temuta fino a che l’ansia non diminuisce è conosciuto come esposizione o desensibilizzazione. 3.Fronteggiare ripetutamente le paure: affrontando deliberatamente le vostre paure l’ansia diventerà sempre meno forte e durerà sempre meno ad ogni esposizione. 4.Mantenere le esposizioni al livello giusto: quando affrontate le vostre paure fate in modo di pianificare esposizioni fattibili, così da riuscire a confrontarvi con la situazione temuta e gestirla, aumentando man mano il livello di difficoltà. Infine consiglio di imparare a conoscere il corpo e saperlo gestire, attraverso l’apprendimento del rilassamento muscolare o una tecnica di meditazione.

 

Il seminario è gratuito, come tutti gli appuntamenti organizzati all’interno del Maggio di Informazione Psicologica, ma a numero chiuso. Pertanto è necessario iscriversi attraverso il sito www.psicologimip.it.

 

 

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