La lunga marcia per la città termale. Domenica 28 settembre la prima tappa

La lunga marcia per la città termale. Domenica 28 settembre la prima tappa

Politica - Le ex Terme Inps sono sempre meno sole. Un movimento d'opinione per la riapertura della struttura e per gettare le basi alla nascita di una vera città termale è al lavoro.

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termeLi vedi e capisci che questa è una battaglia giusta. Vogliono cauterizzare una ferita aperta sulla città da oltre 20 anni. Ferita da cui è uscito un pus fetido, fatto di posti di lavoro persi, di altre possibilità occupazionali mancate e di un mostro che sta lì, adagiato ai lati di Strada Bagni.

Il mostro sono i ruderi delle Terme Inps, ex Terme Inps. Un teatro dell’orrore dove è andato in scena il peggio della politica viterbese, da destra a sinistra nessuno escluso. Ma nel teatro di questo orrore c’è stata anche la colpevolezza del pubblico, di quelli che pagano il biglietto per ogni “fregnaccia detta” o occasione mandata in fumo. Insomma, senza tanti sottotitoli, c’è stata la colpevolezza silenziosa di tanti viterbesi.

La battaglia giusta è quella di Franco Marinelli, Mao Tze Tung giallo-blu che da diverse settimane sta battendo i pugni su quei cancelli rugginosi e fetidi di quelle che furono le gloriose Terme dei Lavoratori. Con lui le sigle di Solidarietà Cittadina e associazione Il Bullicame, ma anche tanti cittadini senza collocamento associativo. La lunga marcia per la città termale va in scena domenica 28 settembre, con una passeggiata.

Dopo tanti anni di silenzio rassegnato, sembrano essere maturate sul campo le condizioni per andare a chiudere una partita contro la città, giocata per troppo tempo. Marinelli e i suoi sembrano aver capito bene che la politica locale va scossa, va tirata per la giacchetta e magari occorre osare anche qualcosa di più. La benzina che può dare gamba alla lunga marcia è la fame di lavoro che si è radicata nel capoluogo della Tuscia. Un capoluogo che non riesce a fare da traino a un bel niente, non certo al resto della provincia. Una città che è ferma al palo, che si racconta favole di sviluppi pindarici, dopo averli fatti i voli pindarici con la promessa dell’aeroporto.

Al centro della scena Antonio Delli Iaconi. Primo attore o “menestrello”? Tutto è possibile in questo teatro del termalismo viterbese. A lui e ai suoi compagni d’amministrazione la scelta del copione. Intanto Solidarietà Cittadina si muove nel palazzo.

Lunedì 22 settembre, una delegazione dell’associazione è stata ricevuta dal funzionario competente al Termalismo del Comune di Viterbo, Alfredo Fioramanti, in merito al bando che il Comune avrebbe dovuto redigere per la rimessa in funzione delle ex  Terme Inps. “Il bando non è stato redatto – dicono dall’associazione. Nulla è stato fatto. In ottobre è prevista la sua discussione prima in commissione e poi in consiglio comunale. Si pensa a un bando di proposta di appalto in concessione mediante dialogo competitivo, cioè si pensa a una prima fase dove verrà emesso un avviso pubblico e poi, chi è interessato, verrà chiamato per presentare delle proposte per riqualificare le ex-terme Inps. Si pensa ad un bando europeo, che possa attrarre grandi investimenti. Si pensa. Si fanno delle ipotesi ma ci sono ancora tante domande da porsi. Per esempio: verranno riqualificati tutti i sette ettari delle terme o solo una parte? E ancora, l’acqua termale che verrà utilizzata sarà presa sia dal Bullicame e sia dalla fonte Le Zitelle? Se verrà utilizzata quella de Le Zitelle come si pensa di farle risalire un grosso dislivello? Sarà ancora bollente dopo più di due chilometri di viaggio? A quanto pare, l’unica cosa certa è che non c’è la volontà di rimettere in funzione le ex Terme Inps a breve scadenza. Mentre il dato di disoccupati nel nostro comune continua a crescere si continuano a sprecare risorse gratuite sotto i nostri piedi”.

“Viterbo ha un’unica possibilità per combattere la mancanza di lavoro – afferma Franco Marinelli -. Aumentare gli stabilimenti termali. Invitiamo tutti i cittadini, le associazioni i sindacati a partecipare alla manifestazione che avrà come punto di aggregazione l’ingresso dello stabilimento ex Terme Inps alle ore 9,30. Il corteo, poi, si muoverà alle ore 10,30 per raggiungere la fonte termale Il Bullicame, all’altezza dell’orto botanico. Questa sarà una pacifica camminata di protesta contro il monopolio delle acque termali, e di proposta per far sì il Comune di Viterbo dia il via al rilancio del termalismo come fiore all’occhiello nel nostro territorio.”

 

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