“La discarica di Monterazzano può accogliere rifiuti per ancora 20 anni. Se Roma vuole”

“La discarica di Monterazzano può accogliere rifiuti per ancora 20 anni. Se Roma vuole”

Politica - Il tema dei rifiuti resta il più caldo del momento ma al di là delle schermaglie politiche è importante anche andare a cercare informazioni utili a ogni serio ragionamento. Per esempio: quanto può ancora durare la discarica di Monterazzano?

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“La discarica di Monterazzano può avere tranquillamente ancora venti anni di vita”, questa la notizia del giorno. Fonte: l’inedito duo composto dal consigliere Cinque Stelle Gianluca De Dominicis e Lucio Matteucci di Viterbo Civica. La valutazione è venuta fuori da una mattina di “abbancamento” dei due Indiana Jones tra Monterazzano e il centro di “lavorazione” dei rifiuti di Casale Bussi. Mattinata di visita alle due realtà e di scambio d’informazioni con il personale degli impianti che li ha accolti.

 

Il passaggio più interessante di una nota inviataci da Viterbo Civica recita così: “La discarica di Monterazzano è composta da quattro lotti, il primo lotto è andato in esaurimento nel corso degli anni (cioè dall’apertura della discarica a oggi). Ne rimangono tre ancora da saturare, in più c’è da riempire anche il canalone che passa tra i quattro lotti.

 

Prima dell’avvento della raccolta differenziata, la discarica riceveva circa mille metri cubi d’immondizia al giorno, in questo periodo il numero si aggira sui 320 metri cubi al giorno. Se si considera che ci sono da riempire ancora tre lotti e un canalone (che da solo contiene oltre un milione di metri cubi) si stima che la discarica possa avere tranquillamente un minimo di venti anni di attività”. Abbiamo raggiunto il consigliere comunale De Dominicis che conferma di avere ricevuto la stessa informazione. Un dato interessante, raccolto alla fonte, ma che non ha i crismi dell’ufficialità. Naturalmente il dato dei venti anni è determinato da tante variabili.

 

 

Gestiamo al meglio la discarica di Monterazzano

Aumentando la capacità di differenziare i rifiuti, con l’introduzione della separazione dell’umido dall’indifferenziata (cosa annunciata come prossima su Viterbo dall’assessore Saraconi), potremmo prolungare oltre i vent’anni annunciati la vita della discarica viterbese attuale. Andando a intervenire sul fatto che Rieti porta nella Tuscia i suoi rifiuti, che tra l’altro non differenzia, e lavorando politicamente per non farci carico più di questo peso conquisteremmo ancora più tempo. Terzo e più importante punto: scongiurando l’arrivo dei rifiuti romani saremmo salvi e potremmo dormire sogni più tranquilli.

 

Per ora non vengono smaltiti ulteriori rifiuti da Roma

Altra notizia che raccogliamo dal sopralluogo di De Dominicis e Matteucci è che al momento non stanno arrivando a Monterazzano i tanto “chiacchierati” rifiuti romani. Nella nota di Viterbo Civica leggiamo: “Dopo la visita alla discarica ci siamo diretti verso il centro di trattamento rifiuti di Casale Bussi. Abbiamo verificato che attualmente conferiscono nel sito circa quattro mezzi provenienti da Rieti, poi tutti i mezzi della Viterbo Ambiente e quelli che servono la provincia di Viterbo. Non abbiamo visto alcun mezzo provenire da altre province e la cosa ci è stata garantita dal responsabile. Abbiamo visitato il centro, dove ci siamo accertati che un rifiuto al suo ingresso è diviso, trattato e bonificato. Solo il 30% dei rifiuti in entrata è portato in discarica perché non riciclabile. I responsabili dell’impianto ci hanno confermato che i rifiuti di Roma sono trattati come tutti gli altri, ma dopo il trattamento ritornano verso la capitale”.

 

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