Il 2015 secondo Confartigianato. Un calendario per mettere al centro le imprese di qualità ed Expo

Il 2015 secondo Confartigianato. Un calendario per mettere al centro le imprese di qualità ed Expo

Cronaca - Confartigianato e Slow Food insieme nell'anno di Expo 2015, per accendere l'attenzione sulla qualità artigiana made in Tuscia.

ADimensione Font+- Stampa

confartigianatoIl lavoro, quello fatto bene, ci salverà. E’ questo quanto si è masticato alla conferenza stampa di oggi, organizzata da Confartigianato per presentare il calendario 2015. Un prodotto che è diventato tradizione per i viterbesi. Quest’anno le note dodici pagine sono state realizzato in sinergia con Slow Food, perché il tema scelto è quello dei prodotti di qualità. Roba agroalimentare, ma anche artigianato artistico.

Un calendario che contiene un mondo e pure un messaggio. Di quelli che ti arrivano dritti, come le parole di Andrea De Simone. C’è chi alleva le api, come Apifarm, e ti piazza sul mercato un miele con il gusto della Tuscia, anzi con i colori della Tuscia. Chi è un maestro vetraio (Rosario Formicola di Aquarubra), e che si emoziona nel dover parlare in pubblico almeno quanto riesce a emozionarti quando alzi gli occhi e vedi uno dei suoi lampadari appesi al soffitto di Villa Ascenzi. Chi se ne sta zitto e non prende parola alla conferenza e subito dopo, al buffet, la parola te la toglie perché non hai tempo per parlare quando hai sotto ai denti i suoi prodotti caseari (Azienda Fratelli Pira). Chi fa olio, il più buono del mondo (Colli Etruschi), chi il mondo lo conquista ridando vita artigiana ai vecchi vinili (Unyluse), chi sta dalla parte della “susianella” (Coccia Sesto e Stefanoni), chi stringe alleanze inforcando forchette e forconi (il piatto e la terra) come ‘Il Vicoletto’ e ‘I Giardini di Ararat’, chi dello slow food ha fatto uno stile di vita e di lavoro (Tredici Gradi), chi dal padre ha preso i geni ma anche il genio artigiano (Lampa Aristodemo), chi il coniglio l’ha fatto leprino e verde realizzando un mostro di bontà, chi ha unito i fratelli alle botti ed è diventato un buon produttore di vini e idee innovative (TreBotti) e chi sa scegliere la farina giusta (Fornovecchino).

Alla conferenza oltre al direttore di Confartigianato De Simone anche Angelo Proietti Palombi, presidente Slow Food Viterbo, e gli assessori Giacomo Barelli e Antonio Delli Iaconi. Si è parlato di aziende di qualità e di Expo 2015, una grande occasione che non va persa.

Foto Fisioterapy Center

Jooble La Fune