Giuseppe Anelli: “il Movimento 5 Stelle a Viterbo assomiglia troppo a una blanda opposizione”

Giuseppe Anelli: “il Movimento 5 Stelle a Viterbo assomiglia troppo a una blanda opposizione”

Politica - [Esclusiva] Il primo candidato a sindaco grillino di Viterbo interviene nel dibattito sul Movimento 5 Stelle locale.

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“6 anni fa eravamo in 20, oggi è ancora così. In questo modo non si cresce”. Giuseppe Anelli primo candidato a sindaco grillino di Viterbo nel 2008 interviene nel dibattito all’interno del Movimento 5 Stelle locale mettendosi al fianco di quelli che possono essere definiti i ribelli rispetto al gruppo dirigente locale. Nonostante l’evoluzione del suo percorso politico (ha poi militato per qualche tempo nell’Italia dei Valori) ha votato e voterà 5 stelle perché “non c’è alternativa, se non l’astensione. Non mi piace come vengono selezionate le persone all’interno del Movimento ma sono contento del nostro deputato Massimiliano Bernini che è preparato”.

 

Viste le polemiche dei giorni scorsi, cosa succede al Movimento?

“Questa situazione mi dispiace perché sono convinto che il Movimento sia positivo non solo per Viterbo, ma per tutto il paese. Però se ci sono vincoli stringenti non si generano risultati importanti. Io sono uscito dal Movimento nel 2009 e da allora c’è un sostanziale monopolio di Gianluca De Dominicis”.

 

Cosa non va?

“Sin dalle elezioni provinciali che in quelle comunali dello scorso anno ho detto che quando si va contro un sistema questo andrebbe fatto in modo più netto. Non si può fare la rivoluzione all’acqua di rose: insomma la linea del Movimento viterbese è sempre stata troppo conforme a una blanda opposizione. Nessuno ha mai pensato di tirare via il tavolo e puntare il dito contro chi ha creato danni alla nostra realtà”

 

Ci sono state polemiche tra Vanessa Torri (e altri) e il Meet-up di Viterbo, che idea ti sei fatto?

“Il tavolo del Movimento deve essere rotondo nel vero senso della parola. Non tutti hanno la fortuna di poter partecipare a tutte le riunioni e a tutte le iniziative e so per certo che nel caso di Vanessa c’erano queste difficoltà”.

 

È stata fatta fuori?

“Si è allontanata come tanti di noi perché ha avuto altri impegni. Ha avuto due figli, non ha avuto modo di essere presente, ma anche se non poteva timbrare il cartellino alle riunioni non può non considerarsi un’attivista. Grazie a Dio l’attivismo ormai può essere anche altro. Insomma bisogna essere comunque capaci di dare un contributo. Lei non ha avuto modo di spiegare che non tutti possono essere presenti fisicamente”.

 

Visto come sono andate le europarlamentarie per i viterbesi, il Movimento ha sbagliato qualcosa a livello di strategia politica?

“È paradossale che non si siano formate personalità per ricoprire quel ruolo. Insomma così non cresceremo mai. La prima conferenza stampa degli Amici di Beppe Grillo 6 anni fa era alla pizzeria Il Borgo ed eravamo in 20, oggi siamo ancora lì, sempre in 20”.

 

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