Europee 2014: al via la campagna elettorale. Si parte con Marco Furfaro candidato con Tsipras
Politica -
Europee 2014: a Viterbo inizia la corsa alle prossime elezioni continentali di fine maggio. In giornata arriverà a Viterbo Marco Furfaro per L’altra Europa con Tsipras, il primo di una lunga serie di candidati che baceranno la Tuscia in cerca di consensi e suggerimenti dai territori. Furfaro sarà a Bassano Romano, Vetralla e Viterbo. Lo abbiamo intervistato.
Cosa si aspetta da questo tour nella Tuscia?
“Mi aspetto di infondere entusiasmo e speranza rispetto alla politica che purtroppo negli ultimi anni ha fatto scelte sbagliate. I cittadini sono distaccati a causa della mancanza di reddito e di lavoro. Voglio far conoscere questa lista che vuole regalare una speranza di un’altra Europa perché anche se siamo critici non vogliamo uscirne, vogliamo cambiarla”.
Cosa può fare l’Europa per i territori?
“Può fare tanto. A Viterbo ad esempio si potrebbero usare i fondi per realizzare un distretto culturale. L’Italia è incapace ad usare i fondi europei e questo è un male. Abbiamo un saldo negativo perché spesso versiamo soldi per infrazione perché non rispettiamo le regole. Un altro esempio: mi viene in mente il problema del ciclo dei rifiuti che anche a Viterbo è molto sentito. Dobbiamo imparare a rispettare le regole”.
Quale è il problema del rapporto difficoltoso tra Europa e Italia?
“Il problema dell’Italia è una classe dirigente inadeguata. Ci sono alcuni bravi politici, ma spesso i nostri parlamentari europei non sanno parlare inglese e così non sono capaci di lavorare efficacemente nelle commissioni. Non sanno negoziare perché non sanno di che cosa parlano. Così perdiamo occasioni importanti”.
Chi è Tsipras?
“L’informazione deve aiutarci a far capire che i cittadini potranno votare il candidato alla presidenza. Tsipras è uno di loro ed è il simbolo di un’altra Europa. È colui che in Grecia non si è arreso al fondamentalismo nazionalista di fronte all’Europa che ha costretto in condizioni tragiche il suo paese. Invece di chiudersi nel nazionalismo ha voluto impegnarsi per un’Europa più solidale”.