Domenica in biblioteca con Luigi Serafini e il suo Codex

Domenica in biblioteca con Luigi Serafini e il suo Codex

Cronaca - Luigi Serafini grande protagonista de 'Le Domeniche in Biblioteca'. Parlerà del 'Codex Seraphinianus', un capolavoro universale.

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Per le ‘Domeniche in Biblioteca’ ospite un personaggio dallo spessore internazionale. Il primo giugno, ore 17.30, sarà alla biblioteca Anselmo Anselmi Luigi Serafini.

 

Romano, classe 1949, architetto prestato all’arte particolarmente apprezzato oltre oceano, con il New York Magazine che spesso si è interessato al suo universo culturale, nella sua carriera ha toccato praticamente qualunque campo espressivo: dal disegno alla scultura, passando per il design e la pittura e entrando in contatto con i grandi protagonisti della cultura internazionale da Barthes a Calvino, passando per Fellini.

 

Protagonista dell’appuntamento una vera e propria icona: il ‘Codex Seraphinianus’. Si tratta di un libro scritto e illustrato con oltre mille disegni da Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978 e la cui prima edizione è stata realizzata nel 1981 da Franco Maria Ricci. Il libro è costituito da circa 360 pagine, e si presenta come un’enciclopedia scritta in una grafia indecifrabile: l’autore, in una conferenza alla Oxford University Society of Bibliophiles tenuta l’8 maggio 2009, ha dichiarato che l’alfabeto in cui il Codex è scritto è interamente asemico, e non trascrive alcuna lingua esistente o immaginaria.

Divenuto un libro di culto, un’enciclopedia surreale, è stato ed è molto apprezzato da personalità come Italo Calvino, Federico Zeri, Giorgio Manganelli, Achille Bonito Oliva, Tim Burton, Douglas Hofstadter e Philippe Découflé. Il Codex è una reinterpretazione in chiave fantastica e visionaria di materie quali la zoologia, la botanica, la mineralogia, l’etnografia, la fisica, la tecnologia, l’architettura ecc. e da alcuni è stata accostata al manoscritto Voynich, al racconto Tlön, Uqbar, Orbis Tertius di Jorge Luis Borges o a Flatlandia di Edwin Abbott Abbott.

 

 

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