Civitavecchia in provincia di Viterbo, De Simone: «opportunità da non perdere»

Civitavecchia in provincia di Viterbo, De Simone: «opportunità da non perdere»

Politica - «Quel che è importante è che non si perda questa opportunità per spirito protezionista. Già 50 anni fa abbiamo perso l’occasione del passaggio dell’autostrada e quella decisione, alla lunga, l’abbiamo pagata».

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“Un’opportunità da non lasciar scappare”. Il direttore di Confartigianato Viterbo Andrea De Simone commenta così l’ipotesi che Civitavecchia possa unirsi al territorio della provincia di Viterbo. Una ipotesi nata dalla deliberazione del Consiglio comunale della cittadina litoranea che vorrebbe, appunto, passare nella provincia viterbese. Il processo è lungo perché l’eventuale richiesta di modifiche dei confini metropolitani dovrebbe comunque essere approvata dalla Regione e dal Consiglio dei Ministri. Però intanto, non fa male parlarne.

 

Civitavecchia nella provincia di Viterbo, come la vedono le imprese?

“Una opportunità per Viterbo. Civitavecchia è lontana da Roma, distaccata per l’approccio culturale della Capitale che dimentica i territori lontani da essa. Per noi sarebbe una opportunità vera. Uno sbocco verso il mare importante, ma non solo. Basti pensare anche alle opportunità della Trasversale, quando sarà completata. Abbiamo una affinità culturale ed economica e sarebbe una buona cosa anche pensando all’accorpamento che avranno le Camere di Commercio. Si potrebbe creare un fronte insieme a Rieti e questo ci darebbe più forza nella Regione. Così insomma si darebbe una dignità consistente all’Alto Lazio”.

 

Un modo per aver più forza nei confronti di Roma?

“Sì, ma non solo. Verso Roma avremo un peso politico superiore. Viterbo troppo spesso è rimasta al palo, senza assessori in Regione. E queste cose alla fine si pagano”.

 

Non solo nei confronti di Roma, dunque?

“Esatto, ad esempio siamo meno forti di Latina, dove persiste un polo industriale forte e un lungo litorale. Così avremmo più peso”.

 

Cosa dovrebbe o potrebbe fare la politica viterbese per incoraggiare questo processo?

“Per ora è tutto in fase di studio, ma c’è la volontà espressa del comune di Civitavecchia. La politica deve guardare con attenzione a questo processo. Noi dalla nostra chiederemo le deleghe anche per le imprese di Civitavecchia. Quel che è importante è che non si perda questa opportunità per spirito protezionista. Già 50 anni fa abbiamo perso l’occasione del passaggio dell’autostrada e quella decisione, alla lunga, l’abbiamo pagata”.

 

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